venerdì 29 marzo 2013
Le sette parole di Gesù
martedì 26 marzo 2013
Settimana Santa
lunedì 25 marzo 2013
La Passione di Gesù

I soldati si avvicinano a Gesù, lo prendono con violenza, lo trascinano fuori dal pretorio e preparano la sua crocifissione; quindi lo riportano di nuovo nel cortile dove prima è stato flagellato, poi lo rivestono di porpora e gli mostrano la Croce.
Ma Gesù non potendo aprire i Suoi meravigliosi occhi perché doloranti per il tormento delle spine, gli infami gli sollevano le palpebre perché Egli possa vedere dinanzi a se il Suo olocausto.
Quando medito la via della Croce non posso fare a meno di pensare anche a quella che ha dovuto percorrere il mio amato sposo. Penso i tormenti che ha dovuto patire, la paura e l'angoscia che gli sono stati compagni di viaggio, il baratro, il buio e la solitudine. Il suo bellissimo volto completamente deformato, i suoi occhi luminosi tumefatti, il suo grido di dolore. Alla mente si mescolano le scene del Calvario di Gesù con quelle di Bruno (mio marito). Gesù cade diverse volte, ed oppresso dal peso della Croce, stanco per i patimenti sofferti e sfinito per la eccessiva perdita di sangue, trema in tutto il Suo tormentato corpo e cade con la faccia per terra. Bruno massacrato dal peso dei massi che gli cadono addosso, trema e cade con la faccia per terra (a quaranta metri di profondità). Gesù appena riesce a rimettersi in piedi ed aperto gli occhi per la forza dello stesso spasimo, ecco che si incontra con lo sguardo dell'afflittissima Sua Madre, che fattasi strada tra la folla lo contempla, ed in quei sguardi penetra tutta la forza del loro amore e del loro ineffabile dolore. O Gesù mio se avessi potuto anch'io aiutarti a portare la pesante Croce e quella del mio amato sposo. Mi consola il fatto che Tu ti sei caricato il peso di tutti i peccati del mondo e quando la Tua Croce bagnata dal Tuo preziosissimo Sangue viene poggiata sulle spalle del Cireneo, sono sicura che in quell'attimo Tu hai sollevato il macigno dal corpo di Bruno e hai preso su di Te tutta la mia e la sua sofferenza. Quella sofferenza e quel vuoto che mi hanno condotta a Te e mi hanno fatto comprendere ed apprezzare la grandezza degli eterni beni del Cielo.
giovedì 21 marzo 2013
Figli della luce
In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi».( Gv 21,18)
Ciò significa: "Quando sei giovane, non hai esperienza. Ti vesti da solo e vai dove vuoi.
...ma quando sarai vecchio...
Nella Bibbia c'è scritto che invecchiare non significa diventare senili, anzi con la vecchiaia raggiungiamo la meta del nostro cammino, "la gloria".
Dio non conosce la decadenza. La vecchiaia è tale solo quando è accompagnata dalle idee chiuse, cioè quando il pensiero si chiude e si fissa
in una forma mentale, a quel punto invecchiamo. Mentre quando rimaniamo vivi interiormente, la decadenza non ci tocca.
... ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi.
Significa: "Ti abbandoni alla volontà divina perché non sei più tu ad agire, ma Dio che agisce in te.
Ognuno di noi dovrebbe morire nella sua vecchia immagine di giovane per poi nascere in quella di un uomo che si abbandona e consegna
totalmente alla volontà di Dio.
Tutto il messaggio è racchiuso in una sola parola:"Seguimi!"
"Quando eri giovane, ti vestivi da solo e andavi dove volevi.
Ora lascia a me il compito di vestirti e ti condurrò dove da solo non potresti mai andare.
Per andare li, non devi desiderare niente: devi lasciarti condurre.
Vieni!!!! Seguimi! Ti condurrò nel posto giusto.
In sintesi, se non sacrifichiamo la nostra vecchia immagine, non potremo mai realizzare il nostro essere figli della luce.
Ave Maria!
Maria Maistrini
martedì 19 marzo 2013
L'uomo del silenzio
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venerdì 15 marzo 2013
E uscì dal fianco Sangue e Acqua
martedì 12 marzo 2013
LA VERITÀ GERMINA E PRODUCE
La verità ha una forza straordinaria di espansione, la quale germina e produce, anche quando l'uomo non si accorge della sua esistenza, anche quando l'uomo dorme il sonno terribile dell'errore. La verità è come il grano di frumento che, gettato sotterra, pare morto ed invece si sviluppa inesorabilmente, vincendo qualunque ostacolo, superando la resistenza della terra, vincendo persino l'ostacolo delle pietre. Sicché la verità non può rimanere morta, e vince sempre, perché è la grazia dell'intelletto umano, come l'amore soprannaturale è la grazia del cuore. La verità potrebbe essere come annebbiata dalle miserie umane; ma queste miserie possono ritardare soltanto il suo sviluppo, non lo annientano. Chi pone la semente in un involucro e poi la getta nella terra, pone ostacolo alla sua germinazione; ma l'involucro è morto e marcisce, e quando esso è marcito la semente germoglia. L'uomo può pretendere di far valere ancora le sue fisime e le sue stoltezze, ma esse marciscono inesorabilmente, e spunta trionfante il germe vitale.
(Padre Dolindo)
venerdì 8 marzo 2013
venerdì 1 marzo 2013
HAI RISORTO IN ME SIGNORE L'AMORE
Gesù mi chiama per nome ed è solo allora che mi accorgo di Lui.
Gesù: Maria... vieni a me: è finalmente il tuo momento.
Eccomi qui davanti a te!
Adesso puoi Maria, coraggio, tocca le ferite e toccherai la verità...
Nel profondo della tua anima tu già lo sai che è già arrivato il tempo nuovo dell'avventura dietro di me!
E dove io ti porterò ti renderò felice perché entrerai in un mondo che ha sete del Dio vivente.
Maria:
Signore mio, mio Tutto, Dio mio!
Io credo in Te, credo che sei il Cristo morto e risorto per noi,
Tu sei la potenza dello Spirito, sei la vita che è risorta, la vita fra noi.
Tu ci hai detto che sarai sempre con noi, fino alla fine dei tempi
e con noi camminerai ed ogni ginocchio si piegherà dinanzi al Trono della Parola e sarai il nostro respiro, il nostro cibo, e quando due o più saranno uniti nel Tuo Nome, Tu sarai più unito.
Tu sei l'amore vivo tra noi!
Maria Maistrini
Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!
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Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.
La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).
«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).
Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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