martedì 29 ottobre 2013

Quella roccia ora si è trasformata in Altare.




mercoledì 16 ottobre 2013

ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA



ATTO DI AFFIDAMENTO A MARIA
DI PAPA FRANCESCO
(Roma, 13 ottobre 2013)

Beata Maria Vergine di Fatima,
con rinnovata gratitudine per la tua presenza materna
uniamo la nostra voce a quella di tutte le generazioni 
che ti dicono beata.
Celebriamo in te le grandi opere di Dio,
che mai si stanca di chinarsi con misericordia sull’umanità,
afflitta dal male e ferita dal peccato,
per guarirla e per salvarla.
Accogli con benevolenza di Madre
l’atto di affidamento che oggi facciamo con fiducia,
dinanzi a questa tua immagine a noi tanto cara.
Siamo certi che ognuno di noi è prezioso ai tuoi occhi
e che nulla ti è estraneo di tutto ciò che abita nei nostri cuori.
Ci lasciamo raggiungere dal tuo dolcissimo sguardo
e riceviamo la consolante carezza del tuo sorriso.
Custodisci la nostra vita fra le tue braccia:
benedici e rafforza ogni desiderio di bene;
ravviva e alimenta la fede;
sostieni e illumina la speranza;
suscita e anima la carità;
guida tutti noi nel cammino della santità.
Insegnaci il tuo stesso amore di predilezione
per i piccoli e i poveri,
per gli esclusi e i sofferenti,
per i peccatori e gli smarriti di cuore:
raduna tutti sotto la tua protezione 
e tutti consegna al tuo diletto Figlio, il Signore nostro Gesù.
Amen.

Madonna di Fatima

La statua della Madonna di Fatima a Roma

di Andrea Tornielli

(... omissis...)
La prima delle consacrazioni del mondo alla Vergine di Fatima avvenne durante il pontificato di Papa Pacelli. Il 31 ottobre 1942, nel pieno della Seconda Guerra mondale Pio XII, parlando in lingua portoghese alla radio, consacrò il mondo al cuore immacolato, facendo anche una menzione velata alla Russia, secondo la richiesta fatta dall'apparizione ai tre pastorelli di Fatima. Un'altra consacrazione avvenne proprio in piazza San Pietro da parte di Giovanni Paolo II, il 25 marzo 1984, in un momento in cui era alta la tensione sugli euromissili.
La statua originale aveva fatto ritorno in Vaticano l’8 ottobre dell’anno 2000, e in quell’occasione Giovanni Paolo II, alla presenza di 1500 vescovi di tutto il mondo aveva affidato il nuovo millennio alla Madonna, pronunciando parole che allora - undici mesi prima dei fatti dell'11 settembre 2001 - non vennero comprese: disse infatti che l'umanità era a un bivio e che poteva trasformare il mondo in un giardino fiorito oppure in un cumulo di macerie.
Papa Francesco aveva fatto un accenno alla statua della Madonna di Fatima durante il suo primo Angelus, domenica 17 marzo, parlando di una delle copie della statua, portate in pellegrinaggio nel mondo. «Ricordo, appena vescovo, nell’anno 1992, è arrivata a Buenos Aires la Madonna di Fatima e si è fatta una grande messa per gli ammalati. Io sono andato a confessare, a quella messa...». Francesco ha proseguito raccontato di una donna anziana venuta a confessarsi, che gli disse, sorprendendolo per la profondità della sua semplice fede: «Se il Signore non perdonasse tutto, il mondo non esisterebbe». Un mese dopo, era stato l'allora patriarca di Lisbona, il cardinale José Policarpo, ad annunciare che Papa Francesco gli aveva chiesto di consacrare il suo pontificato alla Madonna di Fatima: «Papa Francesco mi ha chiesto due volte che io consacri il suo nuovo ministero a Nostra Signora di Fatima».
L'atto di consacrazione è poi avvenuto il 13 maggio scorso. «Siamo ai tuoi piedi, i vescovi del Portogallo insieme a questa moltitudine di pellegrini, nel 96° anniversario della tua apparizione ai pastorelli - ha recitato Policarpo - per realizzare il desiderio di Papa Francesco, chiaramente manifestato, di consacrare a te, Vergine di Fatima, il suo ministero di vescovo di Roma e pastore universale». Che Francesco non abbia problemi a manifestare pubblicamente il suo attaccamento a Maria lo dimostrano anche le cinque visite che ha già compiuto per pregare nella basilica di Santa Maria Maggiore. La prima avvenne il 14 marzo, subito dopo l'elezione, per deporre un mazzo di fiori davanti all'icona della «Salus Populi Romani» e chiedere protezione per la città di Roma.
Il Papa ci è poi tornato il 4 maggio, per recitare il rosario, e ci è passato nel giorno della festa del Corpus Domini, al termine della processione. Francesco ha voluto raccogliersi in preghiera davanti alla «Salus Populi Romani» alla vigilia della partenza per Rio de Janeiro, per affidare alla Madonna la Giornata Mondiale della Gioventù, e il 29 luglio scorso, appena atterrato a Ciampino, prima ancora di far ritorno in Vaticano, ha voluto passare nuovamente a Santa Maria Maggiore per una preghiera di ringraziamento.
Tra le devozioni mariane che il Papa ha più care, ce n'è una che Bergoglio ha contribuito a diffondere in Argentina: quella per «Maria che scioglie i nodi». Una devozione che ha origine da un’immagine votiva bavarese risalente al 1700 (Maria Knotenlöserin), ora conservata in una cappella della chiesa di San Peter in Perlach, ad Augsburg.
Qui, durante un soggiorno di studio, padre Bergoglio l'aveva scoperta, e tornato in Argentina aveva iniziato a divulgarne la conoscenza, facendo in modo, una volta diventato vescovo, che alla «Madonna che scioglie i nodi» venisse dedicato un santuario nella capitale argentina. Nella preghiera riportata nel retro dell'immaginetta, diffusa con l’imprimatur dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, si legge: «Il maligno mai fu capace di imbrogliarti con le sue confusioni... e intercedendo insieme a tuo Figlio per le nostre difficoltà, con tutta semplicità e pazienza ci desti un esempio di come dipanare la matassa delle nostre vite».

********************************

L'ULTIMA APPARIZIONE DI MARIA A FATIMA
IL 13 OTTOBRE 1917
(TESTIMONIANZE STRAORDINARIE DEL MIRACOLO DEL SOLE)

Il 13 ottobre Cova d’Iria traboccava di gente, uomini giunti da tutto il Portogallo si erano recati lì per assistere al miracolo predetto dalla Vergine. Vi erano anche parecchi giornalisti anti-clericali decisi a dimostrare come le apparizioni fossero soltanto una commedia escogitata dal parroco di Fatima. Era una giornata parecchio piovosa e tutti i fedeli si coprivano con gli ombrelli. A mezzogiorno un sacerdote si avvicinò a Lucia e l’accusò di essere una millantatrice poiché la Madonna non era ancora apparsa, poco dopo i presenti videro una nube circondare i pastorelli e l’elce. La Madonna ordinò a Lucia di far costruire in quel luogo una cappella in suo onore, dedicata alla “Vergine del Rosario”, raccomandò inoltre di pregare molto poiché la guerra era in procinto di concludersi. Detto questo ascese al cielo che si aprì al suo passaggio, e accadde dunque il miracolo predetto: il sole cominciò a volteggiare, fu visibile ad occhio nudo, dopo di che sembrò cadere sulla folla atterrita, fermarsi di colpo e risalire al cielo.
Una copia fotostatica di una pagina della rivista Ilustração Portuguesa del 29 ottobre 1917 ritraente la folla che osserva il ‘miracolo del sole’.Il fenomeno fu visto anche da osservatori increduli accorsi in gran numero, convinti di assistere allo smascheramento della promessa di un prodigio. Tra questi vi era Avelino de Almeida, direttore del giornale O Seculo, che era il più diffuso e autorevole quotidiano liberale ed anticlericale portoghese di Lisbona. Nel suo articolo, pubblicato il 15 ottobre 1917, de Almeida scrisse:

Dalla strada, dove i carri erano tutti raggruppati e dove stavano centinaia di persone che non avevano il coraggio sufficiente per attraversare il terreno reso fangoso dalla pioggia, vedemmo l’immensa folla girarsi verso il sole che apparve al suo zenit, chiaro tra le nuvole. Sembrava un disco d’argento, ed era possibile guardarlo senza problemi. Non bruciava gli occhi, non li accecava. Come se vi fosse stata un eclisse. Poi si udì un urlo fragoroso, e la gente più vicina cominciò a gridare – Miracolo, miracolo! Meraviglia, meraviglia! – Davanti agli occhi estasiati delle persone, il cui comportamento ci riportava ai tempi della Bibbia e le quali ora contemplavano il cielo limpido, sbalordite e a testa scoperta, il sole tremò, compì degli strani e bruschi movimenti, al di fuori di qualsiasi logica scientifica, – il sole «danzò» – secondo la tipica espressione dei contadini.

Testimonianza simile quella riportata dal dottore Almeida Garrett:
Improvvisamente udii il clamore di centinaia di voci e vidi che la folla si sparpagliava ai miei piedi … voltava la schiena al luogo dove, fino a quel momento, si era concentrata la sua attesa e guardava verso il sole dall’altro lato. Anche io mi sono rivoltato verso il punto che richiamava lo sguardo di tutti e potei vedere il sole apparire come un disco chiarissimo, con i contorni nitidi, che splendeva senza offendere la vista. Non poteva essere confuso con il sole visto attraverso una nebbia (che non c’era in quel momento) perché non era né velato né attenuato. A Fatima esso manteneva la sua luce e il suo calore e si stagliava nel cielo con i suoi nitidi contorni, come un largo tavolo da gioco. La cosa più stupefacente era il poter contemplare il disco solare, per lungo tempo, brillante di luce e calore, senza ferirsi gli occhi o danneggiare la retina. Udimmo un clamore, il grido angosciato della folla intera. Il sole, infatti, mantenendo i suoi rapidi movimenti rotatori, sembrò essere libero di muoversi nel firmamento, e di spingersi, rosso sangue, verso la terra, minacciando di distruggerci con la sua enorme massa. Furono dei secondi davvero terribili.
Parecchie furono le testimonianze anche dei fedeli lì accorsi:
Il sole vibrò e tremò, sembrava una ruota infuocata (Maria da Capelinha).
Il sole si tramutò in una ruota infuocata, assumendo tutti i colori dell’arcobaleno. Tutto assunse quegli stessi colori: le nostre facce, i nostri vestiti, la terra stessa (Maria do Carmo). Il sole cominciò a danzare e, ad un certo punto, sembrò staccarsi dal firmamento e correre verso di noi, come una ruota di fuoco (Alfredo da Silva Santos). Udii urla di gioia e di amore verso la Madonna di Fatima, da parte di quelle migliaia di bocche . E allora credetti. Ebbi la certezza di non essere stata vittima di una suggestione. Avevo visto il sole come non l’avrei mai visto di nuovo (Mario Godinho, un ingegnere). Nel momento in cui uno meno se lo sarebbe aspettato, i nostri vestiti risultarono completamente asciutti (Maria do Carmo).

I tre pastorelli dissero di aver visto dapprima anche la Madonna, san Giuseppe e Gesù bambino, mentre benedicevano il mondo tracciando un ampio segno di croce, successivamente apparvero loro la Vergine, in vesti di Addolorata, seguita da Gesù con la croce e la corona di spine, in seguito la sola Vergine vestita come Madonna del Carmelo. Non appena il miracolo fu concluso, la folla si riversò entusiasta sui pastorelli, Francisco riuscì a fuggire, Giacinta venne condotta via da un amico, Lucia invece si ritrovò senza velo né trecce poiché alcuni fanatici gliele avevano tagliate!.
Il 13 ottobre 1930, col documento A Divina Providência, il vescovo di Leiria José Alves Correia da Silva dichiarò “degne di credito le visioni dei fanciulli nella Cova da Iria”, autorizzando ufficialmente il culto della Madonna di Fatima col titolo di Nossa Senhora de Fátima[9]. Questo ha portato quindi anche al riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa cattolica della “natura soprannaturale del miracolo del sole”.


domenica 13 ottobre 2013

Signore benedici la mia famiglia




mercoledì 9 ottobre 2013

Quando senti Dio lontano

Sei stanco?
Amareggiato?
Ti senti solo? 
Ecco qui  troverai una valigetta che viene dal Cielo, una sorta di soccorso spirituale, vedrai sarà balsamo per il tuo corpo e il tuo spirito.
Dio ti benedica.



SaSalmo 1; 4; 85;
Luca 10, 38-42
Efesini 2, 14-18 lmi 59; 138
Isaia 55,6-9
Matteo 6, 25-34

Salmi 6;32; 38; 40Isaia 38,10-20
Matteo 26,39
Rm 5,3-5
Ebrei 12,1 -11
Tito 5, 11

Salmi 26; 35;
Matteo 10
Luca 17
Rm 12

Salmo 1; 4; 85;
Luca 10, 38-42
Efesini 2, 14-18

Salmo 6; 32; 38; 40:
Isaia 38, 10-20
Rm 5, 3-5
Ebrei 12, 1 -11
Tito 5,11

Salmo 108
Luca 9, 18-22
Giovanni  20, 19-29

Salmi 16; 31; 34; 37; 38;
Matteo 5,3-12

Salmi 4; 27; 55; 60: 90:
Matteo 11, 28-30

Salmi 22; 42; 45; 55; 63;
Salmi 33; 40; 42; 51;
Giovanni 14

Salmi 20; 69; 90;
Luca 8, 22- 25

Salmi 12; 23; 30; 41; 42;
Prima lettera di Giovanni 3, 1-3

" Padre, nel silenzio di questo giorno ,
vengo a chiederTi  pace, sapienza e forza.

Oggi voglio guardare il mondo con occhi pieni d'amore;

voglio essere paziente, comprensivo, umile, dolce e amorevole;
voglio vedere tutti i Tuoi Figli dietro le apparenze, come Tu Stesso li vedi,
per poter apprezzare l'amore di ognuno.

Chiudi i miei pensieri, le mie orecchie e la mia bocca ai giudizi,

 e che in me ci siano solo pensieri che dicano bene.

Voglio fare sentire la Tua presenza a tutti quelli che mi avvicinano.

Rivestimi della Tua bontà,
Padre, fa' che durante questo giorno io rifletta Te."

Amen.



Ogni giorno, o quando necessario potremmo meditare uno di questi salmi a seconda delle esigenze ,
sono preghiere bellissime , che come balsamo leniranno le nostre ferite donandoci pace ,
sapienza e forza per affrontare le difficoltà di ogni giorno
(  in calce alla mail, la tabella per una completa e immediata consultazione ).


L'importanza dei salmi è fondamentale per la metodologia di preghiera in quanto ispirati dallo Spirito Santo.
Costituiscono un'orazione valida in ogni tempo in quanto come c' insegna il Qoèlet:

 "Ciò che è stato sarà e ciò che si è fatto si rifarà; non c'è niente di nuovo sotto il sole " (1,9).

"Tutto per il Cuore di Gesù, attraverso il Cuore di Maria" 

mercoledì 2 ottobre 2013

Amami come sei

Amami come sei...

“Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: So la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei…”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all’amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei.
In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell’aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami… come sei.., Voglio l’amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore ? non sono io l’Onnipotente ? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?Figlio mio, lascia che Ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei… e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l’amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l’amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: “Gesù ti amo”. Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m’importa, di vederti lavorare con amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai … perché ti ho creato soltanto per l’amore.Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore . Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie.Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare… Ma ricordati… amami come sei…Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore, non mi ameresti mai… Va…”
Mons. Lebrun

Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







http://farm2.static.flickr.com/1159/558258166_17430cdb60.jpg





Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



Archivio blog

Le omelie di Padre Raniero Cantalamessa





festa