domenica 19 dicembre 2010
La nascita di Gesù
Ascoltiamo Don Dolindo
La nascita di Gesù
venerdì 17 dicembre 2010
Nasce l’uomo-Dio che vuole il mondo unito.
Il presepio, tradizione natalizia, è il simbolo dell' inizio del Tuo abitare con noi...una santa "convivenza" fatta di bontà, amore e totale dedizione, che ha la sua massima concretizzazione nell' Eucaristia.
Vivere il Natale significa celebrare la Tua presenza tra noi...andare verso Dio che viene e si manifesta come un Bambino...
O Gesù, Tu vieni alla luce in in mondo ferito dall' indifferenza , dalla tiepidezza e dalla lontananza di tanti credenti, dalle discordie , dalle divisioni , dai rancori . Eppure Tu ti fai uomo per portare all' umanità intera i tuoi doni: pace, speranza, amore, gioia.
Tu desideri vedere unità e pace in questo mondo così lacerato da contrasti, dissensi e divergenze , che Ti feriscono profondamente.
Signore Gesù, nostra gioia, metti nel nostro cuore il canto della riconoscenza e della lode per la Tua opera che, continuamente, fiorisce tra noi.
O Re della pace e dell' amore, il Tuo Regno esige da noi una continua conversione del cuore: elimina il nostro orgoglio e le nostre debolezze affinché ognuno di noi dia frutti di vera santità.
Affrettati, non tardare, ti aspettiamo...la Tua venuta porti conforto e speranza, pace e letizia, a noi che confidiamo nel tuo amore misericordioso.
Bambino Gesù, che vieni a farci figli di Dio e fratelli tra noi, conformaci a Te, comunicaci la Tua bontà ed il Tuo Amore, affinché, ogni giorno, nell' umiltà della fede, possiamo imitarti, donando la nostra vita a gloria di Dio Padre, per la salvezza nostra e del mondo.
Il profeta Isaia ti ha annunciato come "una grande luce"che si diffonde sul popolo in cammino e lo trae fuori dalle tenebre dell' ignoranza e dell' incredulità.
Sei stato promesso dal Padre per governare i popoli e ristabilire la pace nei cuori e in tutto il mondo.
Disponiamoci, dunque, ad accogliere Cristo, lasciandoci da Lui totalmente disarmare , per vivere unicamente di amore, pace e bontà .
Così sia!
martedì 14 dicembre 2010
ASCOLTIAMO LA VOCE DI GIOVANNI
ASCOLTIAMO LA VOCE DI GIOVANNI
Non saremo mai felici e in pace gli uni senza gli altri, e ancor meno gli uni contro gli altri.
martedì 7 dicembre 2010
L'AURORA E IL SOLE CHE SORGE
La storia per la devozione a Maria Immacolata è antichissima. Precede di millenni, la proclamazione
del dogma che come sempre non ha introdotto una novità, ma ha semplicemente coronato una lunghissima tradizione. Già i Padri della Chiesa d'Oriente, nell'esaltare la Madre di dio, avevano
avuto espressioni che la ponevano al di sopra del peccato originale. L'avevano chiamata: "Intemerata, bellezza dell'innocenza, più pura degli Angeli, giglio purissimo, nube più splendida del sole, Immacolata".
In Occidente, però, la teoria dell'immacolatezza trovò una forte resistenza, non per avversione alla
Madonna, che restava la più sublime delle creature, ma per mantenere salda la dottrina della Redenzione, operata soltanto dal sacrificio di Gesù. Si pensava che Maria, esentata dalla lege del peccato originale, comune ad ogni mortale, non avrebbe avuto bisogno della Redenzione, e questa dunque non si poteva dire più univeersale. L'eccezione, in questo caso, non confermava la regola, ma la disttruggeva.
Il francescano Giovanni Duns, detto Scoto perchè nato in Scozia, riuscì a superare questo scoglio
dottrinale con una convincente distinzione. Anche la Madonna era stata redenta da Gesù, ma con
una redenzione preventiva, prima e fuori del tempo. Ella fu preservata dal peccato originale in previsione dei meriti del suo figlio divino. Ciò conveniva, era possibile, e dunque fu fatto.
IMMACOLATA CONCEZIONE
Dopo Duns Scoto, la dottrina dell'Immacolata fece grandi progressi, e la sua devozione
si diffuse sempre di più. Dal 1476 la festa dell'Immacolata Concezione di Maria venne introdotta nel Calendario romano. Sulle piazze d'Italia, predicatori celebri tessevano le lodi
della Vergine Immacolata: tra questi San Leonardo da Porto Maurizio e San Bernardino da Siena.
Nel 1830 la Vergine apparve a Santa Caterina Labouré, la quale diffuse poi una "medaglia mracolosa" con l'immagine dell'Immacolata, cioé della "concepita senza peccato". Questa medaglia suscitò un'intensa devozione, e molti Vescovi chiesero a Roma la definizione di
quel dogma che ormai era nel cuore di quasi tutti i cristiani.
COsì l'8 dicembre 1854, Pio IX proclamava la "donna vestita di sole" esente dal peccato originale, tutta pura, cioé Immacolata. Fu un atto di grande fede e di estremo coraggio, che suscitò gioia tra
i fedeli della Madonna, e indignazione tra i nemici del Cristianesimo, perché il dogma dell'Immacolata era una diretta semntita dei naturalisti e dei materialisti. Ma quattro anni dopo, le
apparizioni di Lourdes apparvero una prodigiosa conferma del dogma che aveva proclamato la Vergine "tutta bella", "piena di grazia", e priva di ogni macchia del peccato originale.
Questa straordinaria conferma che sembrò un ringraziamento, per l'abbondanza di grazie che dal cuore dell'Immacolata piovvero sull'umanità. E dalla devozione per l'Immacolata ottenne immediata diffusione, in Italia, il nome femminile di Concetta, in Spagna quello di Concepciòn: un nome che ripete l'attributo più alto di Maria, "sine labe originali concepta", cioé concepita senza macchia di peccato, e, perciò, Immacolata.
CONSACRARSI A MARIA E' INDISPENSABILE
E' indispensabile che l'impegno della propria salvezza e la collaborazione per la salvezza degli
altri, ci avvicini sempre più all'Immacolata, per ricevere da Lei la grazia di un concreto e crescente
amore di Dio, in ogni istante della vita. Il modo migliore di vivere la proria vicinanza a
Maria e quello di donarsi e consacrarsi a Lei.
Questa donazione di sé non esige affatto l'abbandono del mondo e della famiglia e l'ingresso in un
istituto religioso. Ci si può beneissimo occupare dei propri affari e dei porpri impegni; tuttavia, per il fatto che "doniamo" totalmente all'Immacolata quello che siamo e facciamo,, i nostri impegni e problemi quotidiani, tutto viene accolto e offferto da Maria stessa a Dio per noi. Apppartenendo a
Maria con la nostra consacrazione, anche ogni nostro problema e desiderio appartiene a lei. Per
questo, Maria Immacolata ci aiuta a vincere il male, a superare le nostre debolezze e purificare la
nostra vita, perché diventi "santa e immacolata al cospetto di Dio"
E' evidente che chi vuole appartenere a Maria, fa di tutto perché la propria vita divenga sempre più
degna di un "figlio di Maria". Non solo, ma sperimentando più forza nelle tentazioni e vera consolazione nelle difficoltà, il devoto si preoccupa di partecipare anche agli altri la propria
felicità, in modo che anche i cuori degli altri siano attratti a Dio attraverso Maria:
Ave Maria!
O Padre Santo, ti vogliamo ringraziare per averci donato Maria e ti preghiamo
per Sua intercessione, di poter realizzare la nostra vocazione cristiana e di
crescere ogni giorno nel Tuo Amore fino a quando vorrai accoglierci nella
Tua Casa accompagnati da Maria per godere per sempre del Tuo Regno
Beato Amen
Maria Maistrini
Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!
![]() |
![]() | ||||||||
![]() | ![]() | |||||||
![]() | ||||||||
![]() | ![]() | |||||||
![]() | ||||||||
![]() | ||||||||
![]() | ||||||||
| ![]() | |||||||
![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() | ![]() |
Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.
La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).
«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).
Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Archivio blog
- ottobre (1)
- settembre (1)
- maggio (1)
- gennaio (2)
- dicembre (2)
- ottobre (2)
- settembre (5)
- agosto (2)
- aprile (3)
- marzo (3)
- febbraio (4)
- gennaio (1)
- dicembre (3)
- novembre (2)
- ottobre (5)
- settembre (5)
- agosto (2)
- maggio (6)
- aprile (1)
- marzo (5)
- febbraio (6)
- gennaio (4)
- dicembre (2)
- novembre (10)
- ottobre (5)
- settembre (10)
- agosto (11)
- luglio (6)
- giugno (5)
- maggio (12)
- aprile (9)
- marzo (9)
- febbraio (9)
- gennaio (6)
- dicembre (4)
- novembre (3)
- ottobre (6)
- settembre (3)
- agosto (6)
- luglio (9)
- giugno (6)
- maggio (7)
- aprile (8)
- marzo (11)
- febbraio (12)
- gennaio (6)
- dicembre (4)
- novembre (5)
- ottobre (4)
- settembre (10)
- agosto (19)
- luglio (14)
- giugno (7)
- maggio (4)
- aprile (5)
- marzo (5)
- febbraio (9)
- gennaio (3)
- dicembre (5)
- novembre (4)
- ottobre (2)
- settembre (2)
- agosto (2)
- luglio (1)
- giugno (4)
- maggio (3)
- aprile (6)
- marzo (4)
- febbraio (5)
- gennaio (2)
- dicembre (6)
- novembre (3)
- ottobre (2)
- settembre (4)
- agosto (4)
- luglio (6)
- giugno (7)
- maggio (5)
- aprile (1)