domenica 25 maggio 2014
venerdì 23 maggio 2014
Ti loderò fra i popoli, Signore ( Salmo 56)
Sembrava una situazione senza scampo per il povero del Signore, che era stato gettato in pasto ai leoni dopo essere stato catturato senza pietà come una belva selvaggia con reti e trabocchetti. Ma
questo povero non ha perso la speranza e la fiducia in Dio. Si è messo all'ombra delle Sue Ali ad attendere che sia passato il pericolo, lui sà che Dio non l'abbandonerà, dal cielo scenderà e lo soccorrerà con amore e grazia. Questa certezza rende fermo il suo cuore e grida al mondo intero la lode a Dio Padre Onnipotente con Inno di lode, perché tutti sappiano quanto è grande l'amore e la bontà del Signore.
"Saldo è il mio cuore, Dio
saldo è il mio cuore:
voglio canare inni anima mia.
Svegliatevi arpa e cetra, voglio svegliare l'aurora.
(Salmo 107)
MARIA MAISTRINI
giovedì 22 maggio 2014
lunedì 19 maggio 2014
Che cosa significa apostolato?
Che cosa significa apostolato? Chi sono gli apostoli oggi?
Ogni cristiano è missionario nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù; non diciamo più che siamo “discepoli” e “missionari”, ma che siamo sempre “discepoli-missionari”. Se non siamo convinti, guardiamo ai primi discepoli, che immediatamente dopo aver conosciuto lo sguardo di Gesù, andavano a proclamarlo pieni di gioia: «Abbiamo incontrato il Messia» (Gv 1,41). La samaritana, non appena terminato il suo dialogo con Gesù, divenne missionaria, e molti samaritani credettero in Gesù «per la parola della donna» (Gv 4,39). Anche san Paolo, a partire dal suo incontro con Gesù Cristo, «subito annunciava che Gesù è il figlio di Dio» (At 9,20). E noi che cosa aspettiamo?Papa Francesco, Evangelii Gaudium, 120.

Il termine greco apostoloi significa inviati. Esso fa riferimento alla chiamata che Gesù Cristo fa agli apostoli perché continuino la sua missione: annunciare il regno di Dio in tutto il mondo. «Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi» (Gv 20,21); «ambasciatori per Cristo» (2 Cor 5,20), «ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio» (1 Cor 4,1).
Tutti i cristiani, per la natura della vocazione cristiana, sono chiamati a propagare il regno di Cristo per tutta la terra.
Catechismo della Chiesa Cattolica, 858-859; 863
Contemplare il mistero
È apostolo il cristiano che si sente innestato in Cristo, identificato con Cristo a motivo del suo Battesimo; reso idoneo a lottare per Cristo grazie alla Confermazione; chiamato a servire Dio attraverso il proprio agire nel mondo in virtù del sacerdozio comune dei fedeli, che conferisce una certa partecipazione al sacerdozio di Cristo, la quale, pur essendo essenzialmente diversa da quella del sacerdozio ministeriale, rende idonei a prendere parte al culto della Chiesa e ad aiutare gli uomini nel loro cammino verso Dio, con la testimonianza della parola e dell'esempio, con l'orazione e l'espiazione.
Ciascuno di noi dov'essere ipse Christus. Egli è l'unico mediatore tra Dio e gli uomini ; e noi ci uniamo a Lui per offrire, con Lui, tutte le cose al Padre. La nostra vocazione di figli di Dio, in mezzo al mondo, esige da noi non solo la ricerca della santità personale, ma ci spinge anche a percorrere tutti i cammini della terra per trasformarli in varchi, aperti in mezzo agli ostacoli, che conducono le anime al Signore; ci spinge a prendere parte, come cittadini, a tutte le attività temporali, per essere lievito che fa fermentare tutta la massa.
È Gesù che passa, 120
Amici di Dio, 67
2. Perché fare apostolato?
Tutti i fedeli, pastori e laici, in virtù del Battesimo e della Confermazione, ricevono da Dio l'incarico dell'apostolato; pertanto hanno l'obbligo e godono del diritto, individualmente o riuniti in associazioni, di impegnarsi affinché il messaggio divino della salvezza sia conosciuto e accolto da tutti gli uomini e su tutta la terra.

Nei laici l'azione evangelizzatrice acquista una certa nota specifica e una particolare efficacia dal fatto che viene compiuta nelle comuni condizioni del nostro mondo: tale apostolato non consiste nella sola testimonianza della vita: il vero apostolo cerca le occasioni per annunziare Cristo con la parola, sia ai credenti [...], sia ai non credenti»
Catechismo della Chiesa Cattolica, 900, 905
Contemplare il mistero
Non gridereste volentieri alla gioventù che s'agita attorno a voi: pazzi! Lasciate quelle cose mondane che immeschiniscono il cuore... e molte volte lo degradano..., lasciatele, e venite con noi appresso all'Amore?
Cammino, 790
La nostra Santa Madre Chiesa, in magnifica espansione di amore, va spargendo la semente del Vangelo per tutto il mondo. Da Roma alla periferia. — Collaborando a questa espansione, per l'orbe intero, porta al Papa la periferia, perché tutta la terra sia un solo gregge e un solo Pastore: un solo apostolato!
Forgia, 638
Con la meravigliosa semplicità delle cose divine, l'anima contemplativa trabocca in sollecitudine apostolica: Ardeva il mio cuore dentro di me; il fuoco divampa nella mia meditazione. Quale altro fuoco, se non lo stesso fuoco di cui parla Cristo? Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, e che cosa posso desiderare se non che arda? . Fuoco d'apostolato che si alimenta nell'orazione. Per condurre ovunque sulla terra la battaglia di pace cui ogni cristiano è chiamato a partecipare, non c'è mezzo migliore che questo: compiere quel che rimane a Cristo da patire.
È Gesù che passa, 120
L'apostolato cristiano — mi riferisco in concreto a quello di un comune cristiano, di un uomo o di una donna che vivono come uno dei tanti tra i loro simili — è una grande catechesi in cui, mediante il rapporto personale, l'amicizia leale e autentica, si risveglia negli altri la sete di Dio e li si aiuta a scoprire orizzonti nuovi: con naturalezza, con semplicità — vi dicevo — con l'esempio di una fede ben vissuta, con la parola amabile, ma piena della forza della verità divina.
Siate audaci. L'aiuto di Maria, Regina apostolorum, non vi mancherà. Perché la Madonna, che pure è sempre Madre, sa mettere i suoi figli di fronte alle loro specifiche responsabilità. A coloro che si avvicinano a Lei e ne contemplano la vita, Maria fa sempre l'immenso favore di portarli alla Croce, di porli di fronte all'esempio del Figlio di Dio. E in questo confronto in cui si decide la vita cristiana, Maria intercede perché la nostra condotta culmini nella riconciliazione del fratello minore — tu e io — col Figlio primogenito del Padre.
È Gesù che passa, 149
3. Perché l'apostolato è dare luce?
"Voi siete la luce del mondo e il sale della terra" (Mt 5, 11-16). La luce del Vangelo è una "luce che attrae". Vedendo le buone opere del cristiano, il prossimo è portato a dare gloria a Dio, a scoprire e lodare l'ineffabile amore di Dio. L'apostolato è dare testimonianza della luce.

Evangelii Gaudium, 100; 128
Il messaggio della salvezza, per manifestare davanti agli uomini la sua forza di verità e di irradiamento, deve essere autenticato dalla testimonianza di vita dei cristiani. « La testimonianza della vita cristiana e le opere buone compiute con spirito soprannaturale hanno la forza di attirare gli uomini alla fede e a Dio.
Siccome la fonte e l'origine di tutto l'apostolato della Chiesa è Cristo, mandato dal Padre, è evidente che la fecondità dell'apostolato, sia quello dei ministri ordinati sia quello «dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo». la carità, attinta soprattutto nell'Eucaristia, rimane sempre «come l'anima di tutto l'apostolato»
Catechismo della Chiesa Cattolica, 864; 2044
Contemplare il mistero
Sii anima di Eucaristia! — Se il centro dei tuoi pensieri e delle tue speranze è il Tabernacolo, come saranno abbondanti, figlio mio, i frutti di santità e di apostolato!
Forgia, 835
Amici di Dio, 186
Riempire di luce il mondo, essere il sale della terra: così il Signore descrive la missione dei suoi discepoli. Portare fino agli estremi confini della terra la buona novella dell'amore di Dio: ecco il compito a cui tutti noi cristiani dobbiamo, in un modo o nell'altro, dedicare la nostra vita.
Bisogna quindi risvegliare quanti sono caduti nel cattivo sonno e ricordare loro che la vita non è un gioco, ma un tesoro divino che bisogna far fruttare. È necessario inoltre indicare la strada a quelli che hanno buona volontà e buoni desideri, ma non sanno come realizzarli. Cristo ci spinge. Ognuno di voi deve essere non solo apostolo, ma apostolo di apostoli, che trascini e spinga gli altri perché anch'essi facciano conoscere Cristo.
È Gesù che passa, 147
lunedì 12 maggio 2014
ECCO COME LA LUCE DELLA VERITA' RISCHIARA LA MENTE
"SATANA esiste, ha un regno, un'azione logica". Oltre ad avere la certezza della sua putrida esistenza ne abbiamo avuto conferma anche dalla Madonna che in molti messaggi ci esorta a stare attenti perché Satana esiste ed è pronto a divorarci, Maria ci dice: "Dovete sapere che Satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla. Dio ha permesso a Satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai! Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di Satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato più aggressivo: distrugge i matrimoni, solleva discordie anche tra le anime consacrate, causa ossessioni, provoca omicidi. Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!"
La grande vittoria di Satana è proprio questa: "convincere il mondo che lui non esiste"
Il Santo Padre GIOVANNI PAOLO II ha detto:
"SATANA esiste, ha un regno, un'azione logica".
IL PAPA: "SATANA ESISTE, HA UN REGNO, UN'AZIONE LOGICA".
(Dal giornale "La Stampa" di Torino, del 27-3-1981 riportiamo l'illuminante pensiero del PAPA GPII )
Il demonio esiste, ha un suo regno, ha un suo programma che "esige una stretta logica dell'azione, una logica tale che il regno del male possa reggere: anzi, che possa svilupparsi negli uomini ai quali è indirizzato".
Giovanni Paolo II, che nell'omelia ha citato Newton e Einstein, ha parlato a lungo di Satana, del suo regno contrapposto a quello di Dio.
"La lotta tra il regno del male, dello spirito maligno, e il regno di Dio - ha detto - non è cessata, non è finita. È entrata soltanto in una tappa nuova, anzi nella tappa definitiva. In questa tappa la lotta perdura nelle generazioni sempre nuove della storia umana".
Rivolgendosi poi direttamente ai giovani, il Pontefice ha affermato: "Imparate a pensare, a parlare e ad agire con chiarezza evangelica, chiamate peccato il peccato e non chiamatelo liberazione".
Agli uomini di buona volontà noi diciamo: passate questo messaggio alla persona che più vi sta a cuore: ve ne sarà grata, e, chi può lo stampi e lo divulghi in onore di Maria SS. e a Salvezza dell'umanità.
“Siamo tutti in lotta contro Satana. Questo perfido essere sta tentando in maniera disperata e spregiudicata di conquistare il mondo e chi lo abita; nulla di nuovo, Gesù stesso ci dice che la battaglia durerà sino alla fine dei tempi. Ma noi non dobbiamo scoraggiarci o demordere, ma reagire pregando, affidandoci al Signore e proclamando la Verità”.
Amici cari, attenti a Satana! State attenti ad ogni pensiero. A Satana basta un cattivo pensiero per allontanarci da Dio.
Lasciamoci portare dall'amore di Dio e non dai cattivi pensieri e dalle agitazioni
che vengono dal maligno.
“Satana teme Benedetto XVI perchè sa che
è il Papa giusto per la lotta agli inferi”
Ave Maria!
Maria Maistrini
Il Signore rivolga su di noi il Suo Volto, ci Benedica e ci dia la Pace.
"Mio Dio, Ti Amo! Abbi pietà di noi e del mondo intero!"
Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!
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Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.
La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).
«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).
Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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