domenica 5 febbraio 2012

Vuoi telefonare a Dio?


Vuoi telefonare a Dio?
  • Controlla che il prefisso sia giusto.
  • Non comporre il numero senza pensarci bene per non  fare una telefonata  a vuoto.
  • Non irritarti quando senti il segnale di «occupato ». Attendi e riprova.
  • Sei certo di avere composto il numero giusto?
  • Ricorda che una conversazione telefonica con Dio non è un monologo.
  • Non parlare continuamente tu, ma ascolta che cosa ha da dirti Lui.
  • Se la comunicazione si interrompe, verifica se sei stato tu ad aver interrotto il collegamento.
  • Non abituarti a chiamare Dio unicamente in casi di emergenza,  scegliendo solo il numero di pronto intervento.
  • Non telefonare a Dio solo alle ore della « tariffa ridotta », ossia  prevalentemente di domenica.
  • Anche nei giorni feriali dovrebbe esserti possibile una breve chiamata  ad intervalli regolari.
  • Ricordati che le telefonate con Dio sono senza scatti.
  • Non dimenticarti di richiamare Dio che ti lascia incessantemente  messaggi sulla tua segreteria telefonica.

N.B.: Se nonostante l’osservazione di queste norme, la comunicazione  risulta difficile, rivolgiti con fiducia allo Spirito Santo:
  • Egli riattiverà la linea.
  • Se il tuo apparecchio non funziona per niente, portalo al seminario di  riparazione che si chiama anche il sacramento del perdono.
  • Qualsiasi apparecchio è garantito a vita e sarà rimesso a nuovo  da un  trattamento gratuito.
  •                              Dettaglio dell'immagine
  • Intanto vediamo cosa occorre per pregare bene. Gli elementi principale, a mio avviso, sono:  La mente, Il cuore ed un messaggio. Per una preghiera più consistente di elevatura verso il divino occorre lodare e ringraziare il Signore. Nel dialogo divino vi è un emittente che siamo noi ed  un ricevente che è Dio; inoltre nel dialogo vi è l’oggetto della comunicazione; quindi avere qualcosa da dire al Signore, alla Madonna, agli angeli ed ad i Santi. La comunicazione con il divino ha vari modi ed è soggetta alle varie influenze esterne (è preferibile optare per il raccoglimento e il silenzio). Vi garantisco che non è affatto vero che basta pregare  perché il messaggio arrivi a destinazione. Come dire: Dio sa tutto! Che Dio sappia tutto, che Lui possa raccogliere dove noi non abbiamo seminato e che possa secondo i suoi piani, intervenire nella storia di qualsiasi essere vivente, non lo metto in discussione; il problema non è di Dio ma nostro.Egli ci ha plasmati con amore facendoci belli, forti e con un corpo ed un'anima. Non siamo angeli. Abbiamo orecchie per ascoltare: Gesù fece scuola di preghiera ed insegnò ai discepoli a pregare, ma questi hanno avuto di molto tempo prima che i discepoli comprendessero il messaggio del Maestro. Ecco che quando si prega è fondamentale vedere Dio con gli occhi della fede e della grazia. LA PREGHIERA VERA E' UN ATTO D'AMORE OTTIENE PERCHE' DIO E' AMORE, INFATTI EGLI CI DICE: ..."SE MI CHIEDERETE QUALCHE COSA NEL MIO NOME, IO LA FARO' (Gv 14,14). La preghiera che ottiene è quella che esprime con il cuore il linguaggio della nostra anima.
     Maria Maistrini


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Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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