martedì 25 ottobre 2011

LA MADONNA CI CHIAMA AL DIVINO


Messaggio del 25 ottobre 2011

"Cari figli, vi guardo e nei vostri cuori non vedo la gioia. Oggi io desidero darvi la gioia del Risorto perché Lui vi guidi e vi abbracci con il suo amore e con la sua tenerezza. Vi amo e prego incessantemente per la vostra conversione davanti al mio figlio Gesù. Grazie per aver risposto alla mia chiamata".


Ancora una volta la Madonna si dimostra premurosa verso  noi vedendo lo stato di desolazione in cui vivono molte persone; purtroppo


in questo periodo materialista e secolarizzato non sono pochi quelli che hanno perduto il senso del Divino e si trovano a vivere con
tragicità gli eventi della vita. Mancando Dio, manca la luce; quindi si vive nelle tenebre e nella più brutta disperazione. 
La Mamma Celeste vede i nostri bisogni e la nostra realtà: sta vicino a noi per coprirci con il suo Manto e riempire i nostri cuori di
una gioia soprannaturale che è lo scopo della nostra vita. In questo cammino la Madonna ci prende per mano e ci presenta divinamente
il Cristo Risorto speranza della nostra vita, che ci immette in un prato rigoglioso e ci fa gustare la bellezza della vita come suo dono. Gesù
è amore e misericordia infinita, il suo Cuore è pieno di tenerezza ed in modo solerte cerca di lenire le piaghe del nostro vissuto
quotidiano. E' molto dolce la tenerezza con la quale la Mamma Santissima ci dice "vi amo". In questo messaggio la Madonna non
cessa di essere mediatrice di grazie, anzi diremmo che è la "Madonna delle Grazie." Nel suo grande amore per noi Maria vuole
la nostra conversione e ce la impetra al suo Figlio Gesù. Ognuno di noi ha bisogno di conversione cioè di orientare la nostra vita
verso le gioie del Cielo. 

Maria Maistrini 

martedì 11 ottobre 2011

Benedetto XVI e gli Angeli

Grande risonanza ha avuto sui mass media il riferimento agli spiriti celesti che il Santo Padre Benedetto XVI ha fatto durante l’Angelus del 2 ottobre 2011. Ecco le testuali parole del Pontefice: “Cari amici, il Signore è sempre vicino e operante nella storia dell’umanità, e ci accompagna anche con la singolare presenza dei suoi Angeli, che oggi la Chiesa venera quali “Custodi”, cioè ministri della divina premura per ogni uomo. Dall’inizio fino all’ora della morte, la vita umana è circondata dalla loro incessante protezione. E gli Angeli fanno corona all’augusta regina Maria delle Vittorie, la Beata Vergine Maria del Rosario, che nella prima domenica di ottobre, proprio a quest’ora, dal Santuario di Pompei e dal mondo intero, accoglie la fervida Supplica, affinché sia sconfitto il male e si riveli, in pienezza, la bontà di Dio”.Il Compendio del Catechismo della Chiesa Cattolica edito nel 2005 sotto il pontificato di Benedetto XVI alla domanda chi sono gli angeli? risponde al n. 60: “Gli angeli sono creature ... 
... puramente spirituali, incorporee, invisibili e immortali, esseri spirituali dotati di intelligenza e di volontà. Essi, contemplando incessantemente Dio a faccia a faccia, Lo glorificano, Lo servono e sono i suoi messaggeri nel compimento della missione di salvezza per tutti gli uomini”, sulle modalità poi della presenza degli spiriti celesti nella Chiesa, il Compendio citando San Basilio Magno che affermò che ogni fedele ha al proprio fianco un angelo come protettore e pastore, per condurlo alla vita, sottolinea che la Chiesa si unisce agli angeli per adorare Dio, invoca la loro assistenza e di alcuni celebra liturgicamente la memoria.
L’attuale papa Benedetto XVI, Il 2 ottobre 1977, parlando alla radio bavarese quand’era ancora cardinale, dopo aver ricordato che il 2 ottobre da circa trecent’anni la Chiesa Cattolica celebra la festa dei Santi Angeli Custodi, disse che poche cose erano diventate estranee ai cristiani d’oggi quanto l’idea dell’Angelo custode. Poi aggiunse: “L’Antico Testamento dice dell’angelo al popolo di Israele: “Prestagli attenzione e ascoltare la sua voce” cioè devo farmi attento e sensibile a quest’idea divina che mi abbraccia e guida, e non devo contrapporle ostinatamente i miei desideri ed i miei umori del momento.
    Di angeli custodi ora non si parla più se non in qualche locuzione convenzionale. Lo stesso vale se si parla di protezione e si discute di come sia possibile proteggerci dai fenomeni inquietanti e dai pericoli della vita moderna. Parlare degli “Angeli” significa invece essere convinti che il mondo è dappertutto colmo dalla viva presenza di Dio e che questa presenza si rivolge a ciascun individuo, a ciascuno di noi come potenza che ci chiama e ci protegge.
   Alla fine del corso degli esercizi spirituali per la Quaresima del 2007, il predicatore era stato l’arcivescovo emerito di Bologna, il cardinale Giacomo Biffi che si era a lungo soffermato sugli spiriti celesti e, al momento del ringraziamento, il Papa Benedetto XVI affermò:  “Mi sono accorto che negli intarsi del mio inginocchiatoio è raffigurato il Cristo risorto, circondato da angeli che volano. Ho pensato che questi angeli possono volare perché non si trovano nella gravitazione delle cose materiali della terra, ma nella gravitazione dell’amore del Risorto; e che noi potremmo volare se uscissimo un po’ dalla gravitazione del materiale ed entrassimo nella gravitazione nuova dell’amore del Risorto”.
 La prima domenica di Quaresima del 2009, all’Angelus il Papa tedesco ha sottolineato che nel vangelo di Marco si dice che “Lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da satana” (Mc 1,12). Ma “di fronte a questa figura oscura e tenebrosa che osa tentare il Signore, appaiono gli angeli, figure luminose e misteriose”. Gli angeli, dice il Vangelo, “servivano” Gesù (Mc 1,13); essi sono il contrappunto di satana”. E dopo aver elencato la presenza degli angeli nell’Antico e nel Nuovo testamento, Benedetto XVI ha aggiunto: “Gli angeli servono Gesù, che è certamente superiore ad essi, e questa sua dignità viene qui, nel Vangelo, proclamata in modo chiaro, seppure discreto. Infatti anche nella situazione di estrema povertà e umiltà, quando è tentato da Satana, egli rimane il Figlio di Dio, il Messia, il Signore”. “Domandiamo loro – concluse il papa in quel primo marzo 2009 – in particolare quest’oggi, di vegliare su di me e sui collaboratori della Curia romana che in questo pomeriggio, come ogni anno, inizieremo la settimana di Esercizi spirituali. Maria, regina degli Angeli, prega per noi!”
Don Marcello Stanzione

lunedì 3 ottobre 2011

4 ottobre San Francesco d'Assisi, Patrono d'Italia

Amatissimi, il Signore ci doni di conformarci a Cristo, povero e crocifisso,
come Francesco di Assisi.

Cari Amici, anzitutto buona festa a ciascuno di voi, in modo particolare a chi ha il dono di chiamarsi Francesco, buona festa all'Italia che in questo momento ha particolare bisogno del dono della Luce e della Sapienza. Continuiamo a pregare senza mai stancarci per le necessità di questa Nazione.

O Dio, che in san Francesco d'Assisi, povero e umile, hai offerto alla tua Chiesa una viva immagine del Cristo, concedi anche a noi di seguire il tuo Figlio nella via del Vangelo e di unirci a te in carità e letizia.

Mt 11, 25-30
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. 
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» .


" Non vi chiamo più servi.....vi ho chiamati amici "  (Gv.15,15)

L'amico è colui che condivide con te i suoi pensieri anche i più profondi. L'amico è colui che partecipa e ti fa partecipe delle sue gioie dei suoi dolori. L'amico è colui che ha con-passione,
PREGHIERA DI SAN FRANCESCO
Altissimo, onnipotente, buon Signore
tue sono le lodi, la gloria e l'onore
ed ogni benedizione.
A te solo, Altissimo, si confanno,
e nessun uomo è degno di te.
 
Laudato sii, o mio Signore,
per tutte le creature,
specialmente per messer Frate Sole,
il quale porta il giorno che ci illumina
ed esso è bello e raggiante con grande splendore:
di te, Altissimo, porta significazione.
 
Laudato sii, o mio Signore,
per sora Luna e le Stelle:
in cielo le hai formate
limpide, belle e preziose.
 
Laudato sii, o mio Signore, per frate Vento e
per l'Aria, le Nuvole, il Cielo sereno ed ogni tempo
per il quale alle tue creature dai sostentamento.
 
Laudato sii, o mio Signore, per sora Acqua,
la quale è molto utile, umile, preziosa e casta.
 
Laudato sii, o mio Signore, per frate Fuoco,
con il quale ci illumini la notte:
ed esso è robusto, bello, forte e giocondo.
 
Laudato sii, o mio Signore, per nostra Madre Terra,
la quale ci sostenta e governa e
produce diversi frutti con coloriti fiori ed erba.
 
Laudato sii, o mio Signore,
per quelli che perdonano per amor tuo
e sopportano malattia e sofferenza.
Beati quelli che le sopporteranno in pace
perchè da te saranno incoronati.
 
 
Laudato sii, o mio Signore,
per nostra sora Morte corporale,
dalla quale nessun uomo vivente può scampare.
Guai a quelli che morranno nel peccato mortale.
Beati quelli che si troveranno nella tua volontà
poichè loro la morte non farà alcun male.
 
Laudate e benedite il Signore e ringraziatelo
e servitelo con grande umiltate.

Elaborato da Maria Maistrini

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Messaggio dell Regina della pace del 2 ottobre 2011

MESSAGGIO DEL 2 OTTOBRE 2011
“Cari figli, anche oggi il mio Cuore materno vi invita alla preghiera, ad un vostro rapporto personale con Dio Padre, alla gioia della preghiera in Lui. Dio Padre non vi è lontano e non vi è sconosciuto. Egli vi si è mostrato per mezzo di mio Figlio e vi ha donato la vita, che è mio Figlio. Perciò, figli miei, non fatevi vincere dalle prove che vogliono separarvi da Dio Padre. Pregate! Non cercate di avere famiglie e società senza di Lui. Pregate! Pregate affinché la bontà che viene solo da mio Figlio, che è la vera bontà, inondi i vostri cuori. Solo cuori pieni di bontà possono comprendere ed accogliere Dio Padre. Io continuerò a guidarvi. In modo particolare vi prego di non giudicare i vostri pastori. Figli miei, dimenticate forse che Dio Padre li ha chiamati? Pregate! Vi ringrazio”. 


Breve commento personale:


Dio ci ha creati per amore e per amarci ha progettato per ognuno di noi il
meglio ma noi siamo infedeli, superbi e senza cuore...sempre pronti a
puntare il dito su tutti in particolare i Sacerdoti dimenticando che Dio Padre
li ha chiamati ordinandoli ad amministrare le cose celesti, dando loro un
potere che Dio non ha concesso agli Angeli. Cosa doveva fare ancora alla
Sua Vigna per far produrre uva e non acini acerbi? E' incalcolabile il prezzo
di un'anima costa il Sangue di Dio. Tutto il mondo intero non vale un'anima, la sua salvezza vale ogni sacrificio. Tutto questo addolora il cuore della
Mamma e chiede aiuto nella preghiera a quanti hanno compresi che lavorare
nella Vigna del Signore richiede forza, amore, pazienza e perseveranza.
Dio ci chiede solo di amarci e di permettergli di lavorare nei nostri cuori.
La Madonna è scesa dal cielo per insegnarci a pregare e portarci a Dio,
a quel Padre di cui la nostra anima deve "avere sete"
... Dio è vostro Padre dice Maria, non dovete avere paura alzate lo sguardo verso di LUI, tendetegli le vostre mani perché vi ama, si è concesso a Voi come Padre e vi ha dato "TUTTO". LUI E' MISERICORDIA E VI OFFRE SOLO AMORE.
Ave Maria!
Maria Maistrini

Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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