mercoledì 14 dicembre 2011
Nelle tue braccia Maria ci rifugiamo
Il dono più caro che Dio potesse dare a noi uomini, dopo Gesù, è
la Madonna. Essa è la più santa di tutte le Sue creature, perché
doveva essere la madre del Redentore. La più ricca di tenerezza,
perché doveva essere madre nostra. Gesù è il capo, Maria è il
cuore della famiglia. Come madre di Gesù, ottiene da
lui tutto quello che vuole. Come Mamma nostra è pronta a darci
tutto ciò che domandiamo. Non solo pronta, ma desiderosa, fino
a sentirsi dispiaciuta quando noi non le chiediamo nulla. Tutti i
tesori di grazia acquistati da Gesù sono affidati alle sue mani.
Maria non giudica, è solo Madre e dispensatrice di grazie.
Nessuno ha fatto ricorso a lei senza essere esaudito. Per Maria
anche il peccatore più incallito ha diritto di figlio sul suo cuore
di Madre. Con le sue carezze materne cerca di aiutare ed avere
misericordia per le anime più traviate.
Affidiamoci al suo cuore di Madre. Invochiamola sempre. Dove
entra la Madonna fugge il diavolo. Ricordiamoci però che chi è
devoto di Maria deve allontanare il peccato, perché ogni peccato
crocifigge nuovamente il Figlio suo Gesù.
Ave Maria!
Maria Maistrini
Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!
| ||||||||
Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.
La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).
«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).
Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.
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