lunedì 7 dicembre 2009

L'Immacolata Concezione della B.V. Maria



L'8 dicembre 1854 fu il giorno memorando in cui la verità dell'Immacolata Concezione venne ufficialmente e solennemente definita nella basilica di S. Pietro, alla presenza di cinquantaquattro cardinali, di numerosi vescoovi e di una folla innumerabile.
"Il Santo Padre, Papa Pio IX, altamente commosso del grande atto che compiva, n'ebbe di tanto in tanto dal singhiozzo e dalle lacrime fatta fioca la voce e interrotta la parola; singhiozzo e lacrime che mirabilmente si comunicavano nei devoti astanti. Non è da omettersi che nel punto in cui Sua Santità era per definire il dogma, un raggio di sole, proveniente dai finestroni esistenti sopra l'altare di Maria SS., venne a investire con la sua luce viva la persona del S. Padre e il trono pontificale; la qual cosa
recò non piccola meraviglia per il tempo in cui era avvenuta; e non fu straordinaria o soprannaturale,
come qualcuno pensò, ma certo considerevole per la circostanza" (Sardi, in Roschini, Mariol.p. 92-93 nota).
Erano le ultime parole della definizione appena uscite dalle labbra del Pontefice, che il cannone di Castel S. Angelo annunziò con replicati colpi il grande avvenimento alla città santa e ai paesi vicini.
Tutte le case di Roma si ornarono come per incanto.
Tutte le campane dell'eterna città cominciarono a suonare, e al loro suono faceva eco quello di tutti i campanili della Chiesa Cattolica fino al più remoto paesello.
Era il trionfo di Maria nella Chiesa.
Il Papa, in ricordo, dava ai vescovi presenti una medaglia coniata con l'oro venuto dalla terra più lontana e scoperta più di recente, dall'Australia.
Così anche da quella lontana e nascente CHiesa veniva un plauso di trionfo a Maria Immacolata
che è tenebra per l'inferno, luce per la terra, gloria per il cielo.

1) E' tenebra per l'inferno

All'inizio della dolorosa storia dell'umanità; Dio aveva detto al diabolico serpente: Porrò inimicizia tra te e la donna (Gen. 3,15).
Porrò inimicizia!
Una inimicizia intera, senza fratture, degna della potenza punitrice di Dio; un'inimicizia dunque dal primo istante della donna promessa fino all'ultimo istante del demonio ingannatore.
Il quale ne subirà vergognosa sconfitta. "Essa ti schiaccerà il capo!". (Gen 1.c.).
Per questo la Madonna è l'orrenda tenebra che incombe sull'inferno e vi incute terrore della sconfitta.

2) E' luce per la terra.

Luce che entra negli occhi.
La luce del sole, se vista direttamente, accieca. E' troppo forte.
La luce della luna non accieca. E' blanda. Guida i passi nella notte. Ma è ancora la luce del sole,
perchè la luna sarebbe oscura se non fosse investita dal sole.
La Madonna è vestita di sole e trasmette alla terra che giace nella notte del peccato e specialmente di un certo peccato, l'esempio di ogni virtù. e specialmente di una certa virtù.
Ma l'esempio dell'Immacolata Maria è ancora l'esempio dell'Immacolato Gesù. Esempio però più
blando, più imitabile.

3) E' gloria per il cielo.

Se potessimo farci noi la nostra mamma, chissà come ce la faremmo virtuosamente e bella!
"Chi sarebbe quello, dice bene S. Alfonso, che potendo averla nobile la volesse villana.
Ma noi non possiamo farci la mamma perchè c'era lei prima di noi. Nè se noi fossimo stati prima di lei, avremmo avuto la potenza d'ogni bellezza e il fascino di ogni virtù.
Quello che per noi è impossibile, fu possibile per Gesù...
Il Figlio di Dio esisteva prima di sua madre.

"Vergine Madre, figlia del tuo Figlio" (Dante).
Così che se l'è potuta fare lui la sua mamma; e se lè duque fatta senza macchia e tutta bella, usando della sua potenza e bontà infinite.
Come Gesù ha in Cielo un Padre in cui gli angeli non vedono che splendore, così in terra gli conveniva una madre in cui gli uomini non vedessero macchia alcuna.

E' grande gloria per Gesù aver liberato gli uomini dal peccato: ma è più grande gloria aver addirittuta impedito che la sua mamma cadesse nella colpa originale, per non doverla liberare dopo.
In due modi si può salvare un individuo: o togliendolo dal precipizio in cui è caduto e medicandone le ferite, oppure trattenendolo nel momento in cui sta per cadervi.
Ora, chi non vede che questo secondo modo di salvare una persona e più efficacia e più onorevole?
E' grande liberare: più grande preservare.
L'Immacolato e il primo e più grande frutto della Redenzione.
In tal modo Gesù è arrivato a cime inarrivabili nell'osservanza del quarto comandamento: Onora tuo padre e tua madre.
Si è fatto una Madre Immacolata!

Tota pulchra es, Maria.
Tutta bella sei, Maria,
e il peccato originale
non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu letizia d’Israele,
tu onore del nostro popolo,
tu avvocata dei peccatori.
O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
intercedi per noi
presso il Signore Gesù Cristo.

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Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

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«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

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