domenica 10 maggio 2009

La preghiera è il seme dell'amore universale

Dio ci ama e vuole vederci tutti felici anche su questa terra, Dio odia le cattiverie, la malvagità, lo schernire il fratello, giudicarlo e diffamarlo. Dio ci ha lasciato un insegnamento, l'amore cristiano, ossia amare Dio e il prossimo come Gesù Cristo. Nel Vangelo di Giovanni leggiamo molto chiaramente che Dio è amore: "Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio Suo, l'Unigenito, perchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna".
Dalla rivelazione dell'Amore di Dio si passa all'amore reciproco con gli altri.
Amiamoci ed apriamoci all'Amore di Dio, tutti, nessuno escluso. Mi piace immaginare un campo dove i fiori abbiano tutti le corolle rivolte verso il Cielo, e che ogni singolo fiore sia uno di noi. Tutti uguali, tutti profumati e colorati, e ogni petalo sprigiona luce infinita.
Dio ci ha donato tutto, il mare, il cielo, i prati, i fiori, le stelle, la luna, lo sposo, i figli.
Perchè questo nostro mondo è così caotico? Perchè non possiamo vivere in pace? Perchè non riusciamo a cambiare in meglio? Perchè questa fuga dallo spirito verso la carne? Quante volte questi quesiti si inerpicano nel mio cuore, me lo chiedo e la mia anima si rattrista. A volte sembra che il male abbia preso il sopravvento sul bene e che solo le cose brutte si realizzano, i mezzi di comunicazioni ci bombardano di tragedie che sono così assurde ed atroci da sembrare fiction...invece sono sono vere. Il Signore, nella sua infinità bontà, ci ha lasciati liberi di scegliere, ma puntualmente scegliamo la via sbagliata, perchè siamo perennemente orientati verso il male... e le conseguenze sono evidenti. Ecco perchè Maria ci esorta alla preghiera incessante e fatta con il cuore. Solo attraverso la preghiera possiamo ritrovare la via maestra."Pregate, pregate, pregate" dice Maria, "con la preghiera sincera potete fermare una guerra".
Ogni preghiera è come un seme d'eterno che parte dall'anima come un canto del cuore. Disseminiamo i nostri campi di speranza, affinchè il viaggio dell'uomo sia un incontro di cuori, tra un sorriso ed un perdono. Perseverare nella semina, perchè al tempo prestabilito ci sarà il raccolto. Ogni giorno della nostra vita offriamolo a Dio, affinchè il nostro prossimo a cui donare amore non sia soltanto chi ci è accanto, ma anche il fratello che è dall'altra parte della strada. Questa è la nostra speranza... volgiamo di più lo sguardo al Cielo, solo così potremo pulire i nostri occhi dall'immonda terra del materialismo che ci rende ciechi...
Preghiamo con il cuore non distrattamente, scandendo nel cuore e nella mente ogni parola fino a farle penetrare nel fondo dell'anima.
Ci saranno ancora molte tribolazioni...sono tutti segni del Cielo, per condurre gli uomini alla conversione. Ma il cammino è impervio perchè l'uomo è duro di cervice, non riesce ad aprire il suo cuore a Dio, e se il cuore resta chiuso come fa a penetrare la Luce? La Mamma del Cielo viene sulla terra anche per pregare con noi, per insegnarci la via della Luce, che è Vita, contro le tenebre che sono la morte. Lasciamoci illuminare da questa Luce nell'attesa dell'incontro col Nostro Padre, che ci attende pronto a riempirci di un amore eterno e senza confini.
Maria Maistrini

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Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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