domenica 23 marzo 2014

Quale sete abita nel tuo cuore?

Un salmista nella sua preghiera diceva: "di te ha sete l'anima mia, a te anela la mia carne,
come terra deserta, arida, senz'acqua".

Anch'io come la Samaritana ho incontrato Gesù presso quel pozzo, ed è li che mi ha rivelato
la Sua sete...quella sete che apre le porte al mistero di Dio. Gesù si è fatto assetato per dissetarmi...povero per arricchirmi. La Sua è sete d'amore, sete di fede...ed in questa sete ho trovato me stessa...nutrendo Cristo con il mio amore e la mia fede ho nutrito la mia anima...ho salvato me stessa e la mia vita. Presso quel
pozzo avvenne il miracolo che portò il Divino nel mio cuore aprendolo a nuovi e sconosciuti orizzonti
di amore. Fu allora che lasciai la mia brocca piena di crepe ai piedi di Gesù e mi aprii felice verso gli altri. Ora nel mio cuore abita una sola sete, quello di pormi all'ascolto della Sua Parola, abbeverarmi all'unica fonte dove sgorga acqua viva, che disseta, nutre, istruisce e guida. Ecco perché ho abbandonato la brocca...non ne ho più bisogno...ho trovato un'altra acqua: "l'acqua viva" dello Spirito Santo che rigenera l'uomo facendolo
rinascere a nuova vita. "Chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete"(Gv 4,14). E' così che la fede si fa contagiosa, l'incontro con i testimoni di Cristo è solo il primo passo. La vera fede sorge quando si
incontra personalmente il Cristo, come la samaritana. Tutti noi dovremmo essere umili e chiedere al Signore
il dono dell'acqua che sgorga dal Suo Cuore e che ha il potere di renderci felici per la vita eterna. Sono certa che nella misura in cui ci impegneremo nella ricerca di quest'acqua, il Signore Gesù ci ricompenserà, anzi, ci darà molto di più di quanto osiamo sperare, come ci ricorda l'Apostolo Paolo: "Le sofferenze del momento
presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi" (Rm 8,18). 

Signore aiutami ad essere una donna fervente, una Tua vera testimone, una fontana zampillante.

Maria Maistrini

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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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