domenica 15 dicembre 2013

APPELLO

"Pregate con me"
invita i suoi amici a firmare l'appello di "Corrispondenza romana" per chiedere le dimissioni del commissario dei Frati Francescani dell'Immacolata, padre Fidenzio Volpi




APPELLO


Chiediamo le dimissioni di Padre Fidenzio Volpi dal suo incarico di commissario politico dei Francescani dell’Immacolata. Nello spazio di cinque mesi padre Volpi ha sfasciato l’istituto provocando caos e sofferenze al suo interno, scandalo tra i fedeli, critiche sulla stampa, disagio e perplessità nel mondo ecclesiastico. Poco importa sapere se padre Volpi sia l’artefice o l’esecutore del piano di distruzione. Quel che è certo è che se il piano non verrà fermato le conseguenze saranno disastrose ed è per evitare che a disastro si aggiunga disastro che padre Volpi deve essere dimesso.
Dopo il decreto di commissariamento, dello scorso 11 luglio, padre Volpi, con l’aiuto di un manipolo di scatenati subcommissari, tra i quali il padre Alfonso Bruno e il prof. Mario Castellano, ha iniziato ad abbattere la sua scure sull’istituto. Ha vietato la celebrazione della santa Messa e della liturgia delle ore nella forma straordinaria prevista dal Motu proprio Summorum pontificum; ha deposto l’intero governo generale dell’ordine, a cominciare dal fondatore padre Stefano Maria Manelli, che si trova agli arresti domiciliari senza conoscerne le ragioni; ha esautorato e trasferito uno dopo l’altro i più fedeli collaboratori di padre Manelli, tutte personalità di rilievo intellettuale e morale, attribuendo le loro cariche a Frati dissidenti, spesso incolti e privi di esperienza di governo; ha minacciato e punito i Frati che avevano rivolto una petizione alla Santa Sede e rifiutavano di ritrattarla; infine, con un diktat datato 8 dicembre 2013 ha chiuso il seminario, ha sospeso le ordinazioni sacerdotali e diaconali; ha colpito di interdetto le pubblicazioni dell’editrice Casa Mariana, proibendo di diffonderle nelle chiese e santuari affidati ai religiosi; ha esteso la sua guerra personale ai terziari e ai laici che sostengono l’istituto, sospendendo tutte le attività della MIM (Missione Immacolata Mediatrice) e del TOFI (Terz’Ordine Francescano dell’Immacolata); ha minacciato di commissariamento le suore Francescane dell’Immacolata e ha tolto a loro e alle Clarisse dell’Immacolata l’assistenza spirituale dei Frati; infine pretende imporre a tutti i Frati un giuramento modernista di fedeltà al Novus Ordo Missae e al Concilio Vaticano II (per vedere la lettera clicca qui).
Padre Volpi accusa chi lo critica di essere contro il Papa, ma questo regime tirannico, oltre ad essere sconosciuto alla storia della Chiesa, non è in diretto contrasto con papa Francesco, che ha raccomandato di evitare ogni autoritarismo e di usare misericordia e tenerezza verso amici e nemici? Un vaticanista oggettivo, Marco Tosatti, lo ha notato, chiedendosi su lastampa.it del 4 dicembre «ma che cosa avranno mai fatto, quei poveri religiosi? Speculato, abusato di minori, condotto una vita immorale? Nulla di tutto questo». La verità è che padre Volpi, per iniziativa propria, o per conto di terzi, vuole normalizzare i Francescani dell’Immacolata, rendendoli simili agli altri ordini religiosi alla deriva. Per ottenerlo è necessario trasformare la loro dottrina spirituale e morale, distruggerne la disciplina interna, stroncare la riconquista della liturgia tradizionale, aprirsi alla corruzione del mondo, come hanno fatto, con risultati catastrofici, lui e il suo ordine cappuccino.
Paolo VI nella Esortazione apostolica rivolta ai religiosi, Evangelica testificatio, del 29 giugno 1971, ricorda che ai superiori si deve obbedire, «fatta eccezione per un ordine che fosse manifestamente contrario alle leggi di Dio o alle costituzioni dell’istituto, o che implicasse un male grave e certo – nel qual caso infatti l’obbligo di obbedire non esiste». Se padre Volpi non sarà dimesso, si aprirà inevitabilmente un conflitto di coscienza nei religiosi e nelle religiose che vorranno mantenere il carisma dei Francescani dell’Immacolata e la fedeltà alla Tradizione della Chiesa.

clicca qui per firmare l'appello



I Francescani dell'Immacolata


 L'Istituto religioso dei Frati Francescani dell'Immacolata è stato fondato nel 1990 da P. Stefano M. Manelli e P. Gabriele M. Pellettieri, dopo 20 anni di esperienza francescano-mariana presso la Casa Mariana "Maria SS. del Buon Consiglio" di Frigento (AV).

Il 22 giugno 1990, solennità del Sacro Cuore di Gesù, l'allora Arcivescovo di Benevento Mons. Carlo Minchiatti di v.m., "per decisione del Santo Padre" (cfr Segreteria di Stato Prot. n. 258.501), firmò il decreto di erezione del nuovo Istituto di Diritto diocesano, e il 23 giugno 1990, festa del Cuore Immacolato di Maria, ci fu l'erezione effettiva dell'Istituto presso il "Centro La Pace" di Benevento, con la professione dei voti di circa 30 religiosi.
La rapida crescita dello stesso nel mondo e le credenziali dei Vescovi nelle cui diocesi si trovavano le case dell'Istituto, portò il 1 gennaio 1998, solennità della Madre di Dio, al riconoscimento pontificio (cfr. CRIS Prot. n. B 242-1/94).
Il carisma dell'Istituto è francescano-mariano, e consiste nel vivere il francescanesimo alla luce dell'Immacolata secondo la Regola bollata di S. Francesco d'Assisi e la Traccia mariana di vita francescana, con un nuovo voto religioso, principale e costitutivo, il "voto mariano" della consacrazione illimitata all'Immacolata, emesso nella professione religiosa, insieme agli altri tre voti di obbedienza, povertà e castità.

Il voto della consacrazione illimitata all'Immacolata riporta i Francescani dell'Immacolata alle pure origini mariane del francescanesimo (Santa Maria degli Angeli) e ai recenti esempi e insegnamenti di S. Massimiliano M. Kolbe ("folle" dell'Immacolata e martire della carità), con una spinta particolare alla missionarietà e all'uso dei mass-media per l'apostolato.
Attualmente i Frati Francescani dell'Immacolata sono presenti in tutte e cinque i continenti con circa 52 case e hanno superato il numero di trecento membri.
Le Suore Francescane dell'Immacolata, Istituto di Diritto Pontificio dal 9 novembre 1998, costituiscono esattamente la famiglia sorella dei Francescani dell'Immacolata, legato anch'esso alla Regola Bollata di S. Francesco e alla Traccia Mariana di vita francescana, e professano il Voto Mariano di consacrazione illimitata all'Immacolata. Anch'esse hanno come padri fondatori P. Stefano M. Manelli e P. Gabriele M. Pellettieri, sono presenti in tutte e cinque i continenti con circa 45 case e hanno superato il numero di trecento membri.
Il 29 luglio 2006 c'è stata l'aggregazione canonica delle Clarisse dell'Immacolata, novello ramo dell'Ordine di S. Chiara d'Assisi, con quattro Monasteri- Roseti in Italia e con oltre 40 monache contemplative.
La Missione dell'Immacolata Mediatrice (MIM) è l'Associazione pubblica di fedeli che vive il carisma dell'Istituto secondo il proprio stato di vita e nei diversi gradi di consacrazione all'Immacolata (Missionari dell'Immacolata con l'Atto di Consacrazione, Missionari dell'Immacolata con voto privato, i Terziari Francescani dell'Immacolata), portando avanti la "stessa Missione universale dell'Immacolata Mediatrice".

L'ispirazione originaria della fondazione MIM è nata l'8 settembre 1990 a Loreto da parte di P. Stefano M. Manelli, approvata canonicamente una prima volta il 6/1/1991 dall'Arcivescovo di Benevento, la seconda volta il 24/5/1997 con decreto proprio dall'Arcivescovo Mons. Serafino Sprovieri e in ultimo ufficialmente presentata nel decreto di erezione pontificia dei Francescani dell'Immacolata, 1/1/1998 per i Frati e il 9/11/1998 per le Suore. La MIM ha un testo legislativo denominato "Sentiero Mariano Serafico".

I membri, diverse migliaia nel mondo, si radunano in Cenacoli, presenti presso le Case Mariane dei FI o almeno guidate da membri FI.



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Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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