“Vi porto un messaggio di grande urgenza da Fatima: il Santo Padre mi ha permesso di visitare Lucia († 2000).
Mi ricevette piena di tristezza, era dimagrita e molto afflitta, quando mi vide, mi disse: – Padre, la Madonna è molto scontenta perché non si è fatto caso del suo messaggio del 1917. Né i buoni né i cattivi vi hanno fatto caso. I buoni vanno per il loro cammino senza preoccuparsi: non seguono le norme celestiali, e i cattivi nella via larga della perdizione. Non tenendo in nessuno conto i castighi che li minacciano. Mi creda, Padre, il Signore castigherà il mondo molto presto.
Il castigo è molto imminente, verrà molto presto; il castigo materiale. Si immagini, Padre, quante anime cadranno all’inferno, e questo succederà se non si prega e non si fa penitenza.
“Questa è la causa della tristezza della Madonna. Lo dica, Padre, lo dica a tutti, che la Madonna me lo ha detto molte volte, che molte nazioni spariranno dalla faccia della terra. La Russia sarà il flagello scelto da Dio per castigare l’umanità, se noi per mezzo dell’orazione e dei Sacramenti, non otterremo la grazia della sua conversione.
Lo dica, Padre, che il demonio sta attaccando la battaglia decisiva contro la Madonna perché quello che affligge il Cuore Immacolato di Maria e di Gesù è la caduta delle anime religiose e sacerdotali: egli sa che i religiosi e i Sacerdoti, abbandonando la loro eccelsa vocazione, trascinano molte anime all’inferno. Siamo appena in tempo per trattenere il castigo del Cielo. Abbiamo a nostra disposizione due mezzi efficacissimi: l’orazione ed il sacrificio. Il demonio fa di tutto per distrarci e toglierci il gusto della preghiera: ci salveremo o ci danneremo insieme. Però, Padre, bisogna dire alle persone che non devono stare a sperare un richiamo alla penitenza ed alla preghiera né dai Vescovi né dai Parroci né dai Superiori Generali: È già tempo che ognuno di sua iniziativa compia opere sante e riformi la sua vita, secondo i richiami della Madonna!!!
Seconda parte del messaggio
Il demonio vuole impadronirsi di anime consacrate: tenta di corromperle, per indurre gli altri all’impenitenza finale. Usa tutte le astuzie, e perfino suggerendo di aggiornare la vita religiosa… Ne proviene sterilità alla vita interiore, e freddezza dei secolari. Lo dica, Padre, che due cose furono a santificare Giacinta e Francesco: l’afflizione della Madonna e la visione dell’inferno…
La Madonna si trova come fra due spade: da una parte vede l’umanità ostinata ed indifferente davanti ai castighi minacciati; dall’altra vede noi che calpestiamo i Sacramenti, e disprezziamo il castigo che si avvicina, rimanendo increduli, sensuali e materialisti. La Madonna ha detto espressamente: “Ci avviciniamo agli ultimi giorni. Me lo ha detto tre volte:
Prima affermò che il demonio ha ingaggiato la lotta decisiva, cioè finale, dalla quale uno dei due uscirà vittorioso o sconfitto: o siamo con Dio o col demonio.
La seconda volta mi ha ripetuto che gli ultimi rimedi dati al mondo sono il Rosario e la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Ultimi significa che non ce ne saranno altri.
La terza volta mi disse che, esauriti gli altri mezzi disprezzati dagli uomini, ci dà con tremore l’ultima ancora di salvezza: la santissima Vergine in persona. (Forse le sue numerose apparizioni, segni di lagrime sue, messaggi di diversi veggenti sparsi in tutte le parti del mondo). Disse la Madonna che se non ascoltiamo, ed offendiamo ancora, non saremo più perdonati.
Padre – mi diceva Lucia – è urgente che ci rendiamo conto della terribile realtà.
Non vogliamo riempire le anime di paura, ma solo è un urgente richiamo alla realtà.
Da quando la Santissima Vergine ha dato grande efficacia al S. Rosario, non c’è problema né materiale né spirituale o nazionale o internazionale che non si possa risolvere col Santo Rosario e con i nostri sacrifici. Recitarlo con amore e devozione sarà consolare Maria, e tergere tante lacrime del suo Cuore Immacolato.
Mio Dio unisci le volontà
nel desiderio della verità e i cuori nella carità.
Don Dolindo Ruotolo
Gennaio-Febbraio 1959. Dalla rivista “La Immaculada”, Trasmesso al Reverendissimo Padre Agustino Fuerte, postulatore della Causa di Beatificazione di Francesco e Giacinta di Fatima, nel 22 maggio 1958.
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