lunedì 27 luglio 2009

Novena Mondiale secondo le intenzioni della Santa Vergine dal 27/4agosto


Novena Mondiale secondo le intenzioni della Santa Vergine
“La prima povertà dei popoli è quella di non conoscere Cristo”, diceva Madre Teresa di Calcuta. “Gli uomini sono affamati di Dio. Gli uomini sono assettati di amore. Siamo coscienti di questo? Conosciamo questo fatto? Lo vediamo? Abbiamo gli occhi per vedere questo… Dobbiamo aprire i nostri occhi per vedere…”
La ricerca del senso e dei valori è per i cristiani un’opportunità storica, affinchè proclamino il Cristo, che è la Via, la Verità e la Vita.
La parola “crisi” è senza dubbio una parola che ritorna molto spesso da qualche mese nei media. La preoccupazione è reale ed è giustificata, poiché alcuni di noi sono stati colpiti pienamente. Questo “bombardamento” tuttavia rischia di allontanare ogni capacità di speranza. Così come ha sottolineato il Papa Benedetto XVI più volte, la crisi che stiamo attraversando non è solo una crisi economica o finanziaria. È principalmente la crisi di una società che sta cercando il modello del guadagno facile, e soprattutto rapido, qualche volta a detrimento della giustizia, della solidarietà o anche dei valori morali fondamentali.
L’attenzione per coloro che soffrono, la lotta contro l’ingiustizia, contro la povertà, la fame, la malattia, contro le disuguaglianze, contro l’uso della violenza, sono sempre state al centro dell’attenzione della Chiesa in tutto il mondo. Cristo è venuto ad annunciare ad ognuno di noi che è amato da Dio. Per rafforzare la sua testimonianza ha guarito una moltitudine di malati. La Chiesa continua la missione di Cristo al servizio di tutti quelli che soffrono. Come potrebbe essere indifferente rispetto ogni persona che soffre, quando sa che, infatti, è Cristo che soffre in ogni persona?
In questo periodo segnato dalla crisi economica e finanziaria, il messaggio di Benedetto XVI di quest’anno per la Quaresima è stato un bel messaggio di speranza per l’umanità:
“Con il digiuno e la preghiera permettiamo a Dio di soddisfare una fame più profonda che sperimentiamo nel profondo della nostra anima: la fame e la sete di Dio”, scriveva Benedetto XVI. “Nello stesso tempo, il digiuno ci aiuta a comprendere la situazione in cui vivono tanti dei nostri fratelli”, a continuato il Papa. Il Santo Padre a detto che scegliendo liberamente di privarci di qualcosa per aiutare gli altri “mostriamo concretamente che il nostro simile, che si trova nel bisogno, non è per noi un estraneo”.
Il mondo attende delle risposte schematice alle domande alle quali la Chiesa da delle risposte dettagliate, e la maggior parte non trova il tempo per comprenderle. I messaggi che riceviamo a Medjugorje dalla Santa Vergine sono proprio le risposte che la Chiesa ha dato da sempre. Questi possono cambiare vite ed illuminare le coscienze per poter far fronte alle provocazioni odierne. Il problema è molto importante. Abbiamo il diritto di lasciar credere al mondo che Dio è indifferente alle sofferenze dell’umanità? A Medjugorje la Santa Vergine non parla con superficialità: noi, i cristiani, possiamo cambiare il mondo; abbiamo un messaggio straordinario di speranza e siamo i portatori di questo messaggio.
Oggi, Radio Maria vi propone un modo semplice di partecipare alla missione molto importante della Chiesa, e di far conoscere l’amore di Dio nel mondo. La nostra Radio è solo un messaggero. Rispetto ai bisogni che sono nel mondo, Radio Maria è solo una goccia d’acqua nel oceano e non può realizzare questa missione senza di voi.
Con il desiderio di offrire qualcosa di speciale alla Santa Vergine, vogliamo organizzare una Novena a scala Mondiale, Novena che vogliamo offrire insieme secondo le intenzioni della Santa Vergine per aiutarLa, affinché i suoi piani per il mondo volgano a compimento, e per sostenerLa di seguito nella sua missione al servizio della Chiesa di Cristo. La Novena inizierà il 27 Luglio e finirà il 4 Agosto.
Cosa potremmo offrire alla Santa Vergine Maria? Radio Maria si propone di fare questa cosa, con il desiderio di riunire per questa Novena un maggior numero possibile di gente del mondo intero. In questo modo, formeremo insieme una meravigliosa immagine della Chiesa Universale. Nello stesso tempo, sostenendo la Santa Vergine nelle sue intenzioni, non facciamo altro che sostenere milioni di uomini di tutto il mondo, che attraverso di noi, di tutti coloro che parteciperanno a questa Novena, riceveranno ogni giorno nel loro cuore il messaggio di speranza della Santa Vergine, Madre di Cristo e Madre della Chiesa.
Attraverso questa Novena Mondiale, che unirà tutti noi nella fede, speranza e amore, potremmo far mediante la Misericordi di Dio, discendere sull’umanità un enorme bene. La partecipazione e il nostro aiuto permetterà forse, ad una famiglia che ha perso tutto, ad un missionario che si sente solo ed abbandonato, ad un giovane che cerca il senso della propria vita… e a quanti altri… a ritrovare la speranza.
Crediamo che questa nostra concorde unione nella preghiera ci porterà ad una nuova esperienza dell’Amore di Dio effuso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato e che è sempre un inizio, un passaggio verso un altro livello di vita. Così come, attraverso la preghiera si possono fermare le guerre, anche le guerre del dubbio e dell’incredulità, e si possono cambiare le leggi naturali, noi sinceramente speriamo che questa nostra preghiera comunitaria, unita al Cuore di Maria e per la vittoria del suo Cuore Immacolato faccia in modo che il cambiamento dei nostri cuori e della nostra vita siano per Lei il dono più caro.
Come pregare questa Novena?
La Novena inizierà il 27 Luglio e finirà il 4 Agosto.
Consiste in:
1.– Preghiera: ogni girono si reciterà:
-il Rosario della Divina Misericordia (alle ore 15)
-il Rosario del giorno
-e la preghiera giornaliera della Novena dedicata alla Santa Vergine (ognuno può scegliere liberamente una Novena in onore della Santa Vergine, per esempio, la Novena dedicata alla Santa Vergine di Fatima, o quella dedicata alla Santa Vergine di Lourdes, o di Medjugorje oppure ogni altra Novena rivolta alla Santa Vergine che si trova nei libri di preghiera)
2.– Digiuno: durante la Novena si farà digiuno (eccetto le persone malate) con pane e acqua, mercoledì e venerdì. Ognuno può decidere liberamente come vivere questo digiuno, in funzione della sua salute e del suo cuore.
3.– Eucarestia: ogni giorno, o almeno una volta durante la Novena si parteciperà alla Santa Messa (con la Confessione e la Comunione)
4.– Bibbia: ogni giorno si leggerà alcuni versetti della Bibbia.

domenica 19 luglio 2009

Aprite le porte a Cristo

Pope2You 31

Chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla – assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande. Solo in quest’amicizia si spalancano le porte della vita.

mercoledì 15 luglio 2009

16 luglio Madonna del Carmelo


16 Luglio - Madonna del Monte Carmelo. - France. Lourdes. 18ª ed ultima apparizione

L'apparizione della Madonna del Monte Carmelo a San Simon Stock

L'Ordine del Carmelo si dà una origine tanto antica, come gloriosa ; si crede, non senza serie ragioni, che questo Ordine non sia che la continuazione della scuola istituita sul Monte Carmelo dal profeta Elia. I discepoli di questa scuola si trovarono in prima fila tra i convertiti al nascente cristianesimo ed il Carmelo divenne la culla della vita monastica dopo Gesù Cristo. Dopo la dispersione degli Apostoli, nell'anno 38, costruirono una cappella in onore di Maria e si votarono a celebrarne specialmente le Sue lodi.

Più tardi, avreebbro dovuto soffrire molto da parte dei Saraceni e dei Mussulmani, quando la Francia, di concerto con tutta l'Europa, intraprese le Crociate che avevano come scopo quello di strappare i Luoghi Santi agli infedeli. Fu in occasione delle privazioni subite dall'Ordine del Carmelo, che i Carmelitani vennero in Francia con il re san Luigi. Vi stabilirono diverse case e ne andarono ad impiantare alcune persino in Inghilterra.

San Simon Stock divenne, nel 1245, superiore generale dei Carmelitani e fece tutti gli sforzi possibili per riaccendere la devozione a Maria nel suo Ordine. La Vergine gli apparve nell'aurora del 16 luglio accompagnata da una moltitudine di angeli, circondata di luce e vestita con l'abito del Carmelo. Si mise, lei stessa, uno scapolare dell'Ordine, dicendo : « Questo è un privilegio per te e per tutti i Carmelitani. Chiunque morirà portandolo non soffrirà il fuoco eterno. » Il Santo fece dei miracoli per confermare la realtà di questa visione.

Questa fu l'origine della Confraternita della Madonna del Monte Carmelo, per i cristiani che, non potendo abbracciare la Regola, vogliono attrarre su di sé le benedizioni promesse allo scapolare.

Il privilegio più considerevole accordato alla Confraternita del Monte Carmelo, dopo quello che Maria fece conoscere a San Simon Stock, è quello che fu rivelato al Papa Giovanni XXII : la liberazione del purgatorio, il sabato dopo la morte, dei confratelli del Monte Carmelo fedeli allo spirito ed alle regole della Confraternita.


Tratto dall'Abate L. Jaud,
Vie des Saints pour tous les jours de l'année, "Vita dei santi per tutti i giorni dell'anno"
Tours, Mame, 1950.




Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesú. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.

lunedì 13 luglio 2009

Mese di luglio... "Preziosissimo Sangue di Gesù"

Introduzione

Nella Bibbia e nell’Antico Testamento è ribadito l’importanza del Sangue. In Levitico 17,11 è scritto "La vita di una creatura risiede nel sangue" (Levitico 17,11). Il sangue quindi fa parte della vita ed è una componente fondamentale dell’essere vivente. Un altro passo illuminate è Genesi 4:9-8 "Allora il Signore disse a Caino: «Dov'è Abele, tuo fratello?». Egli rispose: «Non lo so. Sono forse il guardiano di mio fratello?». Riprese: «Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo!". Se quel sangue non fosse vita come poteva gridare a Dio? Tutto l’Antico Testamento è pieno di episodi relativi al tema del sangue. Dio Padre comanda di non versare il sangue, cioè di non spargerlo inutilmente con gli assassini, di non berlo e di non mangiare carni animali che contengano ancora residui di sangue; perché il sangue è vita, il sangue è sacro. (Deuteronomio 12,23).

Nella Sacra Scrittura si parla del Sangue in due modi: Sangue versato e Sangue asperso.

In Esodo 12:22 troviamo che agli israeliti fu comandato di prendere un fascio di issopo e bagnarlo nel sangue dell'Agnello, poi spruzzarlo sugli stipiti e sull'architrave della propria porta. Così, quando quella notte arrivò l'angelo della morte, vedendo il sangue su quelle porte passò oltre le loro case. Perché gli israeliti non misero semplicemente il bacino col sangue sulla

soglia? Perché non lasciarono il contenitore fuori, magari appoggiato su qualche piedistallo. Perché quel sangue è stato prefigurazione del Sangue di Cristo che è stato Sparso durante la Passione. Infatti leggiamo in Ebrei 9:22-23 " Secondo la legge, infatti, quasi tutte le cose vengono purificate con il sangue e senza spargimento di sangue non esiste perdono. Era dunque necessario che i simboli delle realtà celesti fossero purificati con tali mezzi; le realtà celesti poi dovevano esserlo con sacrifici superiori a questi".

Ancora dalla Sacra Scrittura possiamo attingere che dopo che Mosè ebbe letto i comandamenti, risposero, "Abbiamo capito – e obbediremo." Essi, quindi, accettarono il patto col Signore. Il patto fu sigillato, ratificato, come abbiamo citato in Ebrei cap. 9 attraverso l'aspersione del sangue su

di esso. Mosè ci dice: "Preso il sangue dei vitelli e dei capri con acqua, lana scarlatta e issopo, ne asperse il libro stesso e tutto il popolo..." Il sangue versato dalle offerte bruciate era in un bacino. Mosè prese un po' di questo sangue e lo versò presso l'altare. Poi prese un fascio d'issopo, lo immerse nel bacino e spruzzò di sangue le dodici colonne (rappresentavano le dodici tribù di Israele). Bagnò nuovamente l'issopo e finalmente spruzzò il popolo. Il sangue coprì la gente e sigillò l'accordo! L’atto di aspersione concesse agli israeliti pieno accesso a Dio, con gioia. Oltre al perdono e la remissione dei peccati ha il valore della comunione. E furono santificati, mondati - degni di stare alla presenza di Dio. Poi Mosè, Nabad, Abihu e settanta degli anziani salirono sulla montagna per incontrare Dio. Il Signore apparve loro, ed essi si sedettero in presenza di Dio e con Lui mangiarono e bevvero: "Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei figli d'Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero" (Esodo 24:11).

Poco prima questi uomini avevano temuto per le loro vite e poco dopo, tramite l’aspersione del sangue che li lavò dai loro peccati poterono mangiare e bere alla presenza di Dio. Anche questo è una prefigurazione i quel patto definito che Gesù Cristo ha sigillato con tutti gli uomini per dare la salvezza eterna.

Meditando la Passione di Cristo e partecipando alla Eucaristia, ogni uomo ritrova la strada per tornare all'unico patto d'amore, Eterna Nuova Alleanza siglata mediante l’effusione del Sangue di Gesù Cristo.

"Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio con il tuo Sangue, uomini di ogni tribù, lingua popolo e nazione "(Ap 5,6-9): ecco la mirabile visione dell'Apocalisse in cui le moltitudini cantano la Gloria di Dio, riconoscendo la potenza del Sangue preziosissimo di Gesù Cristo. In 1Pietro 1,17-19 leggiamo" E se pregando chiamate Padre colui che senza riguardi personali giudica ciascuno secondo le sue opere, comportatevi con timore nel tempo del vostro pellegrinaggio. Voi sapete che non a prezzo di cose corruttibili, come l'argento e l'oro, foste liberati dalla vostra vuota condotta ereditata dai vostri padri, ma con il sangue prezioso di Cristo, come di agnello senza difetti e senza macchia."

Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta rivelazione dell'Amore Trinitario e la sua effusione vivificante è sorgente della Chiesa, che continuamente rinasce, santa ed immacolata, nutrendosi del Sangue divino e, attraverso di essa, è riscatto per l 'uomo peccatore a cui viene donata ricchezza, libertà, gloria e salvezza.

La vita spirituale trova un insostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa. Gesù stesso, nell'Ultima Cena, dà importanza rilevante al Sangue, che è simbolo della Redenzione Marco 14,22-24 "Mentre mangiavano, Gesù prese del pane; detta la benedizione, lo spezzò, lo diede loro e disse: «Prendete, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Gesù disse: «Questo è il mio sangue, il sangue del patto, che è sparso per molti." .

Anche San Paolo e san Pietro, come abbiamo già citato, nelle loro lettere parlano con devozione del Riscatto umano dal peccato, che è avvenuto tramite la morte di Gesù, il quale ha tanto amato gli uomini fino a versare il suo Prezioso Sangue.

Come testimonia la Parola di Dio del Nuovo Testamento, le preghiere e la Liturgia antichissima la devozione al Preziosissimo Sangue risale alle origini stesse del Cristianesimo stesso. Altre testimonianze sono gli scritti dei Padri della Chiesa, tra i quali sant'Agostino (354-430) del quale citiamo queste parole: "Cristo rese prezioso il sangue dei suoi seguaci per i quali aveva pagato col proprio sangue. Considera perciò, o anima redenta dal sangue dellj4gnello senza macchia, quanto grande sia il tuo valore! Allora non reputate voi stessi di poco valore, se il Creatore dell'universo e vostro vi stima tanto da versare ogni giorno per voi (nell'Eucarestia) il sangue preziosissimo del suo Unigenito ".

Nei secoli seguenti e in particolare dal Medioevo la devozione al Sangue di Gesù assunse espressioni più marcate con l'accentuarsi della devozione alla Umanità di Cristo, specialmente ad opera di san Bernardo di Chiaravalle (1090-1153) e di san Francesco d'Assisi (1182-1226) e dei loro discepoli. San Bonaventura disse : "Tesoro preziosissimo, incomparabile sono le stille del Sangue di Cristo ". "Una sola goccia di questo Sangue Prezioso sarebbe sufficiente per salvare il mondo", disse Tommaso d'Aquino, in virtù dei meriti infiniti che gli conferirono l'unione con la Persona divina del Verbo. E fu un fiume che si spanse sulla terra dal Golgota e che si riversò dal Cuore aperto dalla lancia del soldato romano per manifestarci l'ardore del suo infinito Amore.

Dopo un breve periodo di decadenza, relativo ai secoli XVII e XVIII, la devozione ritrova il suo antico splendore e la sua feconda vitalità ad opera di S. Gaspare del Bufalo che dal Mistero del Sangue trae la ricchezza di santità per se e per i fedeli, e la forza d'un apostolato diretto al rinnovamento della società del suo tempo, raccogliendo numerosi Sacerdoti e Fratelli nella "Congregazione" da lui chiamata "dei Missionari del Preziosissimo Sangue".

Luce e impulso nuovi verranno alla devozione dal Pontificato di Giovanni XXIII, in particolare dalla sua Lettera Apostolica "Inde a primis", primo documento pontificio avente il solo scopo di promuovere il culto al Preziosissimo Sangue.

Ai nostri giorni, la devozione è stata grandemente arricchita dal Concilio Ecumenico Vaticano II. Il fervore di studio che lo ha caratterizzato, ha favorito un felice ritorno a quelle sorgenti, Bibbia e Liturgia, dalla quale è scaturita la stessa devozione e alle quali per lungo tempo si è riferita come al suo nutrimento più vitale. l Documenti conciliari, nelle loro affermazioni-chiave, menzionano esplicitamente il Mistero del Sangue: la sola Costituzione sulla Chiesa lo richiama 11 volte!

Un altro interessante documento è "Il Redentore dell'uomo", lettera enciclica di papa Giovanni Paolo II, che ci ricorda il posto essenziale e fondamentale che occupa il mistero della Redenzione nella fede cristiana.

giovedì 2 luglio 2009

PER LE INDULGENZE DISPOSIZIONI PER L’ANNO SACERDOTALE



PER LE INDULGENZE

DISPOSIZIONI PER L’ANNO SACERDOTALE


di

SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI


URBIS ET ORBIS




D E C R E T O


Si arricchiscono del dono di Sacre Indulgenze, particolari esercizi di pietà, da svolgersi durante l’Anno Sacerdotale indetto in onore di San Giovanni Maria Vianney.


È imminente il giorno in cui si commemoreranno i 150 anni dal pio transito in cielo di San Giovanni Maria Vianney, Curato d’Ars, che quaggiù in terra è stato un mirabile modello di vero Pastore al servizio del gregge di Cristo.


Poiché il suo esempio è adatto per incitare i fedeli, e principalmente i sacerdoti, ad imitare le sue virtù, il Sommo Pontefice Benedetto XVI ha stabilito che, per questa occasione, dal 19 giugno 2009 al 19 giugno 2010 sia celebrato in tutta la Chiesa uno speciale Anno Sacerdotale, durante il quale i sacerdoti si rafforzino sempre più nella fedeltà a Cristo con pie meditazioni, sacri esercizi ed altre opportune opere.


Questo sacro periodo avrà inizio con la solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, giornata di santificazione sacerdotale, quando il Sommo Pontefice celebrerà i Vespri al cospetto delle sacre reliquie di San Giovanni Maria Vianney, portate a Roma dall’Ecc.mo Vescovo di Belley-Ars. Sempre il Beatissimo Padre concluderà l’Anno Sacerdotale in piazza S. Pietro, alla presenza di sacerdoti provenienti da tutto il mondo, che rinnoveranno la fedeltà a Cristo e il vincolo di fraternità.


I sacerdoti si impegnino, con preghiere e buone opere, per ottenere dal Sommo ed Eterno Sacerdote Cristo la grazia di risplendere con la Fede, la Speranza, la Carità e le altre virtù, e mostrino con la condotta di vita, ma anche con l’aspetto esteriore, di essere pienamente dediti al bene spirituale del popolo; ciò che sopra ogni altra cosa la Chiesa ha sempre tenuto a cuore.


Per conseguire al meglio il fine desiderato, gioverà molto il dono delle Sacre Indulgenze, che la Penitenzieria Apostolica, con il presente Decreto emesso in conformità al volere dell’Augusto Pontefice, benignamente elargisce durante l’Anno Sacerdotale:


A - Ai sacerdoti veramente pentiti, che in qualsiasi giorno devotamente reciteranno almeno le Lodi mattutine o i Vespri davanti al SS.mo Sacramento, esposto alla pubblica adorazione o riposto nel tabernacolo, e, sull’esempio di San Giovanni Maria Vianney, si offriranno con animo pronto e generoso alla celebrazione dei sacramenti, soprattutto della Confessione, viene impartita misericordiosamente in Dio l’Indulgenza plenaria, che potranno anche applicare ai confratelli defunti a modo di suffragio, se, in conformità alle disposizioni vigenti, si accosteranno alla confessione sacramentale e al Convivio eucaristico, e se pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.


Ai sacerdoti viene inoltre concessa l’Indulgenza parziale, anche applicabile ai confratelli defunti, ogni qual volta reciteranno devotamente preghiere debitamente approvate per condurre una vita santa e per adempiere santamente agli uffici a loro affidati.


B - A tutti i fedeli veramente pentiti che, in chiesa o in oratorio, assisteranno devotamente al divino Sacrificio della Messa e offriranno, per i sacerdoti della Chiesa, preghiere a Gesù Cristo, Sommo ed Eterno Sacerdote, e qualsiasi opera buona compiuta in quel giorno, affinchè li santifichi e li plasmi secondo il Suo Cuore, è concessa l’Indulgenza plenaria, purchè abbiano espiato i propri peccati con la penitenza sacramentale ed innalzato preghiere secondo l’intenzione del Sommo Pontefice: nei giorni in cui si apre e si chiude l’Anno Sacerdotale, nel giorno del 150° anniversario del pio transito di San Giovanni Maria Vianney, nel primo giovedì del mese o in qualche altro giorno stabilito dagli Ordinari dei luoghi per l’utilità dei fedeli.


Sarà molto opportuno che, nelle chiese cattedrali e parrocchiali, siano gli stessi sacerdoti preposti alla cura pastorale a dirigere pubblicamente questi esercizi di pietà, celebrare la Santa Messa e confessare i fedeli.


Agli anziani, ai malati, e a tutti quelli che per legittimi motivi non possano uscire di casa, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato e con l’intenzione di adempiere, non appena possibile, le tre solite condizioni, nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, verrà ugualmente elargita l’Indulgenza plenaria se, nei giorni sopra determinati, reciteranno preghiere per la santificazione dei sacerdoti, e offriranno con fiducia a Dio per mezzo di Maria, Regina degli Apostoli, le malattie e i disagi della loro vita.


È concessa, infine, l’Indulgenza parziale a tutti i fedeli ogni qual volta reciteranno devotamente cinque Padre Nostro, Ave Maria e Gloria, o altra preghiera appositamente approvata, in onore del Sacratissimo Cuore di Gesù, per ottenere che i sacerdoti si conservino in purezza e santità di vita.


Il presente Decreto è valido per tutta la durata dell’Anno Sacerdotale. Nonostante qualsiasi disposizione contraria.


Dato in Roma, dalla sede della Penitenzieria Apostolica, il 25 aprile, festa di S. Marco Evangelista, anno dell’Incarnazione del Signore 2009.


James Francis Card. Stafford

Penitenziere Maggiore


+ Gianfranco Girotti, O. F. M. Conv.

Vesc. Tit. di Meta, Reggente

Il Santo Rosario del Vaticano...pregate con me!!!







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Esposizione dei misteri

Il Rosario è composto di venti "misteri" (eventi, momenti significativi) della vita di Gesù e di Maria, divisi dopo la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, in quattro Corone.

La prima Corona comprende i misteri gaudiosi (lunedì e sabato), la seconda i luminosi (giovedì), la terza i dolorosi (martedì e venerdì) e la quarta i gloriosi (mercoledì e domenica).

«Questa indicazione non intende tuttavia limitare una conveniente libertà nella meditazione personale e comunitaria, a seconda delle esigenze spirituali e pastorali e soprattutto delle coincidenze liturgiche che possono suggerire opportuni adattamenti» (Rosarium Virginis Mariae, n. 38).

Per aiutare l'itinerario meditativo-contemplativo del Rosario, ad ogni "mistero" sono riportati due testi di riferimento: il primo della Sacra Scrittura, il secondo del Catechismo della Chiesa Cattolica.



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